Pongo, il capretto miracolato: un gesto di resilienza a Stromboli.

Sulle pendici vulcaniche di Stromboli, dove la vita si intreccia indissolubilmente con la natura selvaggia e l’imponenza del vulcano, si è consumata una vicenda di generosità e resilienza.
Giacomino Utano, un abitante dell’isola, si è preso cura di un giovane capretto, trovato in condizioni precarie dalla figlia e dalla nipotina presso la spiaggia di Scari.
L’animale, circa otto mesi di età, presentava fratture alle zampe anteriori, presumibilmente a seguito di una rovinosa caduta dal costone roccioso che domina la costa.

Lungi dall’indifferenza, Giacomino Utano ha intrapreso un percorso di cura e assistenza.

Ottenuta l’autorizzazione necessaria per il trasporto, ha imbarcato il capretto, ribattezzato Pongo, su un aliscafo diretto a Lipari.

Qui, l’animale è stato affidato alle cure di una veterinaria specializzata, che ha eseguito un delicato intervento chirurgico della durata di quattro ore.
L’operazione, tecnicamente complessa, ha comportato l’applicazione di placche in titanio per favorire la corretta ossificazione e il recupero della funzionalità degli arti.

La vicenda di Pongo si inserisce in un contesto più ampio, che riflette le dinamiche ecologiche e socio-economiche dell’isola.

Stromboli, con la sua popolazione di migliaia di capre selvatiche, testimonia una convivenza spesso difficile tra l’uomo e la fauna locale.

La presenza eccessiva di questi animali, che scendono dalle alture alla ricerca di risorse alimentari, crea problematiche ambientali ed economiche, incentivando l’erosione del suolo e danneggiando i raccolti.
Per affrontare questa sfida, l’amministrazione locale ha recentemente varato un ambizioso piano di gestione della popolazione caprina, che prevede il trasferimento di circa 1.200 capi entro il 2026.

L’iniziativa, seppur necessaria per il riequilibrio dell’ecosistema, solleva anche questioni etiche e di benessere animale, evidenziando la complessità delle scelte che le comunità insulari devono affrontare per conciliare la tutela del territorio con la salvaguardia della biodiversità.
Nel frattempo, Pongo, il piccolo capretto miracolato, rappresenta un simbolo di speranza e di connessione tra l’uomo e la natura.

Le persone che lo hanno incontrato descrivono un animale straordinariamente dolce, che sembra più interessato alle carezze che al cibo e che ricerca lo sguardo di Giacomino Utano con profonda gratitudine.

Un gesto di fiducia e affetto che testimonia la capacità degli animali di creare legami profondi e di restituire amore a chi li accoglie.

La sua guarigione e il suo futuro a Stromboli, sotto la protezione di Giacomino, sono una promessa di rinascita e un inno alla resilienza di una comunità legata indissolubilmente al suo vulcano e ai suoi abitanti, umani e animali.

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