Il romanzo *Primmammore* di Titti Marrone si aggiudica la prima edizione del Premio Letterario Mandrarossa, un’iniziativa innovativa nata dalla collaborazione tra l’azienda vinicola di Menfi e un’ambiziosa visione di commistione tra arte enologica e letteratura. L’evento, svoltosi ad Agrigento, Capitale Italiana della Cultura, ha sancito un trionfo di voci che, da diverse prospettive, narrano un’Italia complessa e spesso misconosciuta.La giuria, presieduta da Aldo Cazzullo e composta da figure di spicco come Franco Cardini, Neria De Giovanni, Eleonora Lombardo, Carlo Alberto Moretti, Christian Rocca e Nadia Terranova, ha premiato *Primmammore* per la sua audacia e la sua capacità di affrontare temi cruciali con sensibilità e profondità. Il romanzo, ispirato a un tragico evento di cronaca, offre un ritratto vivido e impietoso di una Napoli ferita, spesso relegata ai margini della narrazione nazionale, un’umanità sofferente che implora ascolto. La scelta di Marrone sottolinea l’importanza di dare voce alle storie che emergono dalle periferie, le realtà che sfuggono agli stereotipi e ai circuiti editoriali dominanti.Il Premio Mandrarossa ha riconosciuto anche il valore di altre opere, con un secondo premio *ex aequo* assegnato a *Storia di mia vita* di Janek Gorczyca (Sellerio) e a *Inventario di quel che resta dopo che la foresta brucia* di Michele Ruol (TerraRossa). Entrambi i romanzi, pur nella loro diversità stilistica e tematica, condividono un’attenzione alla fragilità umana e alla precarietà dell’esistenza. Il panorama letterario premiato si è arricchito con la menzione speciale per *La levatrice di Nagyrév* di Sabrina Zuccato (Marsilio), vincitrice nella sezione di romanzo storico; con la suggestiva favola *La verità è moneta perdente* di Beatrice Monroy (Zolfo Editore); con il thriller avvincente *La fame del Cigno* di Luca Mercadante (Sellerio); con l’opera di grande valore ambientale e paesologico *L’agave della Regina Vittoria* di Laura Calosso (Aboca Edizioni), e con il debutto promettente di Marta Aidala e *La Strangera* (Guanda).Aldo Cazzullo ha espresso la sua soddisfazione per la nascita di un premio letterario che si lega così strettamente alle capitali italiane della cultura, evidenziando l’importanza del coinvolgimento delle librerie indipendenti, veri e propri custodi di autori emergenti e voci originali al di fuori dei meccanismi del grande mercato editoriale. La scelta di Agrigento come sede, in linea con lo spirito di Agrigento 2025, ha sottolineato l’impegno a valorizzare il territorio e la sua ricca eredità culturale. Maria Teresa Cucinotta, presidente della Fondazione Agrigento 2025, ha espresso il suo orgoglio per l’ospitalità del premio, testimoniando come l’iniziativa contribuisca a proiettare l’immagine della città come un polo culturale di rilevanza nazionale. Il Premio Mandrarossa si configura, dunque, come un’occasione per riscoprire un’Italia autentica, fatta di storie inaspettate e di voci che meritano di essere ascoltate.
Primmammore trionfa al Premio Letterario Mandrarossa
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