L’attesa realizzazione del servizio di radioterapia presso l’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani rappresenta una pietra miliare per l’evoluzione dell’assistenza sanitaria nel territorio, un’opera che incarna un impegno pluriennale e una visione di sanità territoriale rafforzata. Il recente invio, venerdì scorso, della documentazione integrativa al Genio Civile, relativa a calcoli strutturali cruciali per la resilienza sismica dell’edificio, segna un passo significativo verso l’ottenimento del parere tecnico definitivo, atteso per il mese di giugno e imprescindibile per l’avvio dei lavori.Il progetto, che si estende su quattro piani e comprenderà una superficie di oltre 5.000 metri quadrati, affonda le sue radici in una programmazione strategica iniziata nel 2010, sancita dal Documento Unitario di Programmazione degli Investimenti Sanitari regionale. La sua concretizzazione, datata 2015, testimonia una volontà politica e amministrativa costantemente orientata a colmare una lacuna cruciale nell’offerta di servizi oncologici specialistici per la popolazione trapanese.L’incarico di Responsabile Unico del Procedimento (RUP) è stato formalmente affidato all’ingegnere Francesco Costa nel 2015, innescando un iter tecnico-amministrativo complesso e articolato. La fase di progettazione preliminare, approvata nel 2016, ha dato il via ad una sequenza di passaggi chiave, tra cui la gara d’appalto per la progettazione esecutiva, assegnata nel 2017 al consorzio Rpa srl. Successivamente, il progetto ha subito modifiche sostanziali, necessarie per l’allineamento con la nuova rete ospedaliera regionale, definita nel 2019. Il 2020, anno segnato dall’emergenza pandemica, ha visto la trasmissione di un progetto aggiornato, dimostrando la capacità di resilienza e l’impegno a non sospendere iniziative cruciali per la salute pubblica.È significativo sottolineare come l’evoluzione del progetto sia stata intrinsecamente legata a una più ampia strategia di potenziamento dell’ospedale, culminata nel 2020 con la pianificazione di un reparto sub-intensivo da 18 posti letto, un elemento che ne amplifica la funzione di riferimento per l’assistenza post-operatoria e per pazienti in fase di recupero.Il completamento del progetto esecutivo, datato 9 giugno 2023 e con un investimento complessivo di 38.297.125 euro, costituisce un traguardo importante. L’invio della documentazione integrativa al Genio Civile non solo accelera il processo di approvazione, ma simboleggia la vicinanza di un servizio essenziale per la comunità trapanese. Questo intervento si configura come parte integrante di un modello di sanità moderna, accessibile ed efficiente, volto a garantire prestazioni di alto livello e a ridurre i disagi legati alla necessità di trasferte fuori sede per terapie salvavita. L’opera rappresenta un investimento nel futuro della salute della provincia di Trapani, un impegno tangibile verso una sanità più equa e vicina ai bisogni reali dei cittadini.
Radioterapia a Trapani: un passo avanti per la sanità territoriale.
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