Il gesto, apparentemente semplice, di una donazione alimentare assume un significato profondo quando emana da un Istituto Penale per Minorenni.
A Catania Bicocca, i ragazzi dell’Ipm hanno partecipato attivamente alla Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, offrendo pacchi alimentari contraddistinti dal marchio Banco Alimentare.
Non si tratta di un contributo anonimo, ma di un’offerta frutto del loro impegno quotidiano: il raccolto dell’orto, coltivato con le loro mani, è stato trasformato in cibo da condividere, un atto di generosità che parla di riabilitazione e di riscoperta del valore della comunità.
L’iniziativa si inserisce in un contesto più ampio, un’onda di solidarietà che ha visto coinvolti rappresentanti della società civile e istituzioni.
L’Arcivescovo di Catania, Monsignor Luigi Renna, ha evidenziato come questo gesto vada oltre la mera assistenza materiale, incarnando un atto di speranza e di connessione umana.
“Non importa la quantità, ma la donazione di noi stessi,” ha sottolineato, richiamando l’importanza di costruire ponti di fraternità in un mondo spesso segnato da isolamento e disuguaglianze.
Il Banco Alimentare, in questo senso, si configura come un’officina di speranza, un luogo dove si forgiano relazioni e si coltiva la compassione.
Anche Salvo La Rosa, figura di spicco nel panorama culturale e dello spettacolo, ha espresso la sua gratitudine per il coinvolgimento dei ragazzi, sottolineando la necessità di un impegno collettivo per contrastare la fame e la povertà.
La sua testimonianza rafforza l’idea che la solidarietà non sia un atto marginale, ma un dovere civico che riguarda tutti.
Il Presidente Pietro Maugeri ha fornito dati significativi, illustrando l’impatto concreto della Colletta Alimentare.
La raccolta di quel giorno, pur rappresentando una piccola parte del totale distribuito dalla rete Banco Alimentare in Sicilia, si configura come un momento di festa, un’occasione per contrastare la solitudine e offrire un abbraccio a chi ne ha bisogno.
La rete Banco Alimentare in Sicilia, un vero e proprio pilastro sociale, assiste quotidianamente un numero impressionante di persone, circa 285.000, che si trovano in condizioni di indigenza.
La Sicilia, in questo panorama, assume un ruolo di avanguardia, essendo stata scelta come regione pilota per l’introduzione del progetto “Bring the food”.
Questa innovativa piattaforma digitale, basata sull’utilizzo di codici QR, permette di tracciare in tempo reale il raccolto, ottimizzando la gestione delle risorse e fornendo analisi più accurate sull’andamento della Colletta.
Questa digitalizzazione non solo aumenta l’efficienza, ma contribuisce anche a rendere l’iniziativa più trasparente e accessibile, coinvolgendo un numero maggiore di persone e rafforzando il senso di responsabilità collettiva.
La Colletta Alimentare, quindi, non è solo un atto di carità, ma un vero e proprio motore di cambiamento sociale, un esempio di come la solidarietà possa trasformare il presente e costruire un futuro più giusto e inclusivo.







