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Rete Ospedaliera Siciliana: Via Libera al Piano di Riorganizzazione

La commissione sanità dell’Assemblea Regionale Siciliana ha espresso parere favorevole al piano di riorganizzazione della rete ospedaliera regionale, un documento che segna una tappa cruciale nel tentativo di ridisegnare il futuro della sanità in Sicilia.
Il testo, ora deferito alla Giunta Regionale per l’approvazione definitiva e successiva trasmissione al Ministero della Salute, conclude un articolato processo di consultazione che ha visto il governo regionale dialogare attivamente con le Aziende Sanitarie Provinciali (Asp), le rappresentanze sindacali e gli amministratori locali.

Il presidente della commissione, Giuseppe Laccoto, ha sottolineato come questo parere, frutto di un confronto spesso animato da differenti sensibilità politiche, testimoni il senso di responsabilità e la volontà condivisa di elevare la qualità dei servizi sanitari offerti ai cittadini siciliani.

Laccoto ha auspicato un riconoscimento al Presidente della Regione, Renato Schifani, e all’Assessore alla Sanità, Daniela Faraoni, per l’approccio collaborativo e la costante apertura al dialogo dimostrati durante l’intero iter.

È fondamentale sottolineare che la riorganizzazione della rete ospedaliera non costituisce una soluzione esaustiva a tutte le criticità che affliggono il sistema sanitario regionale.

Tuttavia, rappresenta un tassello fondamentale di un percorso più ampio volto all’efficientamento e alla razionalizzazione delle risorse.
Il piano si inserisce in continuità con le linee guida delineate dal decreto ministeriale 77, che enfatizza il potenziamento dei servizi territoriali, promuovendo un modello sanitario integrato.
L’obiettivo primario è la creazione di un sistema coeso e sinergico, in cui ospedali, ambulatori territoriali e strutture intermedie operino in armonia, superando le attuali frammentazioni e duplicazioni.

In questo contesto, scelte strategiche come il mantenimento del centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina, un’eccellenza riconosciuta a livello nazionale, e la valorizzazione degli ospedali periferici, destinati a diventare punti di riferimento per la medicina di prossimità, assumono un’importanza strategica.
La redistribuzione delle risorse e la riorganizzazione della rete ospedaliera mirano a garantire l’accesso equo alle cure, ridurre i tempi di attesa, notoriamente elevati, e, soprattutto, a mitigare il fenomeno della migrazione sanitaria, che costringe molti pazienti a rivolgersi a strutture sanitarie in altre regioni.
Si tratta di un investimento sul futuro della sanità siciliana, finalizzato a restituire ai cittadini il diritto a cure tempestive, efficienti e di qualità, avvicinandole al luogo di residenza e riducendo le disuguaglianze nell’accesso ai servizi sanitari.

La sfida, ora, è tradurre questo piano in azioni concrete, monitorando costantemente i risultati e apportando le necessarie correzioni di rotta per garantire il raggiungimento degli obiettivi prefissati.

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