Rigenerazione urbana a Palermo: il mare torna ai Palermitani

La costa Sud di Palermo, a lungo segnata da un senso di abbandono e potenziale inespresso, sta vivendo una profonda metamorfosi, un processo di rigenerazione urbana che trascende la semplice riqualificazione fisica per aspirare a una nuova identità collettiva.

Il progetto “Parco a Mare dello Sperone”, unitamente alla recente realizzazione del porticciolo della Bandita, rappresenta un tassello fondamentale in questa ambiziosa operazione di riscatto, un investimento di 12,7 milioni di euro destinato a creare un’infrastruttura multifunzionale che integra natura, sport, servizi e, soprattutto, una rinnovata connessione emotiva tra i palermitani e il loro mare.
L’intervento, affidato alla collaborazione sinergica tra Nico Srl e European Construction Company SpA – aziende già protagoniste nel progetto del porticciolo – testimonia un approccio strategico che punta alla continuità e alla coerenza nell’attuazione di una visione più ampia.

Questa visione non si limita al singolo intervento, ma si estende a un piano complessivo di sviluppo sostenibile per l’intera area costiera, come dimostra l’approvazione e l’avvio della pista ciclabile di via Messina Marine, un elemento cruciale per favorire la mobilità dolce e per connettere in modo efficiente il tessuto urbano con le sue preziose risorse naturali.

Il progetto “Parco a Mare dello Sperone” non è semplicemente un’opera ingegneristica, ma un atto di restituzione, un gesto simbolico volto a restituire ai palermitani sette chilometri di costa, troppo a lungo marginalizzati e sottoutilizzati.

Questa ambiziosa operazione di rigenerazione urbana, come sottolinea il consigliere comunale Pasquale Terrani, frutto di un intenso lavoro di squadra che coinvolge l’amministrazione Lagalla, il Consiglio comunale, l’assessore Pietro Alongi e gli uffici tecnici del Comune, si inserisce in un percorso decennale iniziato oltre quarant’anni fa.

La sfida è complessa: non solo riqualificare il territorio dal punto di vista infrastrutturale, ma anche recuperare un senso di appartenenza e di orgoglio per una comunità che ha troppo a lungo sofferto la mancanza di spazi pubblici di qualità.

La volontà è quella di creare un luogo di aggregazione sociale, un punto di riferimento per le famiglie, gli sportivi, gli amanti della natura, un luogo dove vivere Palermo con un nuovo senso di appartenenza e di bellezza condivisa.

Il futuro della costa Sud non è solo un progetto da realizzare, ma una promessa da mantenere, un impegno a restituire ogni metro di costa al suo ruolo di patrimonio collettivo, un luogo da vivere, amare e custodire per le generazioni future.
La determinazione dimostrata da tutti gli attori coinvolti suggerisce che questa promessa potrebbe presto diventare realtà.

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