Nel cuore storico di Sciacca, Agrigento, il Collegio dei Gesuiti si appresta ad ospitare un evento culturale unico, una mostra di pittura intitolata “Impressioni di Sicilia-Astrazioni”.
L’artista croata Petra Lovrekovic, con una mossa audace e innovativa, ha scelto di affidare il ruolo di curatore e critico d’arte alla piattaforma di intelligenza artificiale ChatGPT.
Un esperimento che va oltre la semplice presentazione di opere, sollevando interrogativi sul futuro del rapporto tra arte, tecnologia e interpretazione creativa.
La mostra, aperta al pubblico a partire da domani e fino al 28 settembre, raccoglie 33 tele che testimoniano lo sguardo di Lovrekovic sui paesaggi siciliani.
Il percorso dell’artista verso l’isola è nato da un’immagine, un semplice post su Facebook condiviso da un amico americano, una veduta panoramica di Castellammare del Golfo che ha generato un’immediata fascinazione.
“Sono rimasta letteralmente rapita – racconta Lovrekovic – e ho sentito l’irresistibile impulso di venire qui, di respirare l’aria di questi luoghi, di tradurne la bellezza in forma pittorica.
“Da quel momento, l’artista si è immersa nella cultura e nella geografia siciliana, esplorando ogni angolo dell’isola, dalle coste occidentali al Catanese.
Questo intenso viaggio ha alimentato la sua creazione artistica, traducendo panorami e suggestioni in una serie di dipinti prevalentemente realizzati con la tecnica dell’olio su tela, spesso arricchita da un approccio misto che permette sperimentazioni cromatiche e materiche.
La scelta di coinvolgere ChatGPT non è un mero capriccio, ma una dichiarazione di intenti.
Lovrekovic, da tempo sostenitrice dell’integrazione tra arte e innovazione tecnologica, ha visto in questa intelligenza artificiale un potente strumento per decostruire le convenzioni critiche e offrire una prospettiva inedita sulle sue opere.
“ChatGPT mi ha restituito, con parole precise e sorprendenti, l’essenza di ciò che ho cercato di esprimere,” afferma l’artista, “confermando la mia convinzione che l’arte debba abbracciare il potenziale trasformativo della tecnologia, senza timore.
“L’intervento dell’IA non si limita a descrivere le opere, ma ne approfondisce il significato, esaminando le influenze artistiche, le scelte compositive e le emozioni suscitate.
I testi generati da ChatGPT, presentati a corredo dei dipinti, invitano il visitatore a una riflessione più ampia sul ruolo dell’artista, sull’interpretazione dell’arte e sul rapporto tra creatività umana e intelligenza artificiale.
La mostra a Sciacca, dunque, si configura come un laboratorio aperto, un luogo di sperimentazione e dialogo tra diverse forme di espressione, un’occasione per interrogarsi sul futuro dell’arte nell’era digitale.