giovedì 18 Settembre 2025
19.8 C
Palermo

Scooter, droga e spaccio: arrestato un quindicenne a Catania

Un quindicenne di origine romena, sorpreso in scooter a Catania senza casco, è finito nei guai con la giustizia, innescando un’indagine che ha portato alla luce una piccola ma strutturata attività di spaccio.

L’episodio, apparentemente marginale, si è sviluppato sotto l’imponente facciata della questura, un simbolo dell’ordine e della legalità che ha assistito all’arresto del giovane.

La sua infrazione minore, la mancanza del casco, ha attirato l’attenzione degli agenti in servizio, che hanno proceduto a un controllo più approfondito.

Questo ha rivelato un carico di 63 grammi di marijuana nascosto nel vano sotto la sella dello scooter, quantitativo già significativo che faceva presagire un’attività illecita più ampia.

Le indagini successive, condotte con precisione, hanno portato gli agenti a un box utilizzato come garage privato, trasformato in un rudimentale laboratorio di spaccio.

All’interno sono stati rinvenuti ulteriori 151 grammi di marijuana, pronti per essere confezionati e venduti.

La presenza di un bilancino di precisione, strumento essenziale per la pesatura e il dosaggio della sostanza, ha confermato la natura organizzata dell’attività.

Le buste di plastica, destinate all’imballaggio delle dosi, e lo smartphone, probabilmente utilizzato per la gestione degli ordini e dei contatti, completavano il quadro.
L’arresto del giovane, ora agli arresti domiciliari in attesa di giudizio, solleva interrogativi sulla crescente diffusione di attività di spaccio anche tra i più giovani, e sulle dinamiche sociali che possono portare a scelte così pericolose.

L’evento rappresenta un campanello d’allarme per le forze dell’ordine e le istituzioni, che dovranno intensificare gli sforzi di prevenzione e contrasto a fenomeni di criminalità giovanile, lavorando anche sul fronte dell’educazione e della sensibilizzazione.

La vicenda sottolinea, inoltre, l’importanza di un’attenzione costante e di controlli mirati, anche in aree considerate apparentemente tranquille, per garantire la sicurezza e il benessere della comunità.

La prossimità del luogo dell’arresto alla questura, un edificio simbolo di sicurezza, rende l’episodio particolarmente emblematico e doloroso, evidenziando la sfida continua nel contrasto alla criminalità.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -