Intervento Patrimoniale e Riqualificazione Economica: Azioni di Prevenzione Contro il Clan LaudaniUn’azione decisa e complessa, orchestrata dai finanzieri del comando provinciale di Catania, ha portato all’applicazione di misure patrimoniali preventive su beni riconducibili a Orazio Salvatore Scuto, figura di rilievo all’interno del clan Laudani, operante nell’area dell’Acese.
L’intervento, autorizzato dal Tribunale di Catania, si estende a un patrimonio di oltre 2,1 milioni di euro, configurando un’azione mirata a contrastare il flusso di capitali illeciti e a pregiudicare la capacità criminale dell’organizzazione.
La strategia adottata si articola in due provvedimenti distinti, ma complementari.
In primo luogo, è stato disposto il sequestro preventivo della società Vetrans Srl, con sede ad Aci S.
Antonio.
L’azienda, secondo le indagini, risulta essere un veicolo finanziario direttamente controllato da Scuto e alimentato con risorse derivanti dalle attività illecite perpetrate dal clan. Questo aspetto evidenzia come le attività commerciali, apparentemente legali, possano fungere da strumenti per riciclare e reinvestire i proventi della criminalità organizzata.
Parallelamente, è stata applicata la misura dell’amministrazione giudiziaria alle società Ap Motors Srls (con sede a Zafferana Etnea) e alla ditta individuale Lb Auto (ad Aci S.
Antonio), entrambe operanti nel settore del commercio automobilistico.
La Procura di Catania ritiene che queste attività, sebbene formalmente autonome, abbiano facilitato e possano continuare a favorire, in maniera sistematica e non occasionale, Scuto e il clan Laudani, compromettendo la libera concorrenza e la legalità del mercato.
Questa misura non si limita a bloccare le attività, ma mira a sottoporle a una gestione giudiziaria trasparente e controllata.
Questi provvedimenti si inseriscono in un contesto più ampio di indagini patrimoniali già in corso, culminate nel sequestro, all’inizio del 2025, di una ditta individuale specializzata nel procacciamento d’affari di prodotti ortofrutticoli a Valverde, due immobili di pregio, un terreno, un’autovettura e tre conti correnti, per un valore complessivo superiore a un milione di euro.
Tale azione di prevenzione testimonia la complessità e la ramificazione delle attività criminali, che si estendono a diversi settori economici.
L’operazione “Lumia”, che ha portato agli arresti di otto persone, inclusa la figura di Scuto, ha evidenziato il forte condizionamento del mercato degli agrumi di Acireale da parte del clan Laudani, ostacolando la normale dinamica imprenditoriale.
Il sequestro preventivo di due imprese di Aci Sant’Antonio, per un valore di un milione di euro, conferma l’importanza cruciale di monitorare e contrastare le influenze criminali sul tessuto economico locale.
Le misure patrimoniali adottate rappresentano uno strumento fondamentale per privare le organizzazioni criminali delle risorse finanziarie necessarie per perpetrare le loro attività illecite, contribuendo a un processo di riqualificazione economica e alla ricostruzione di un sistema imprenditoriale sano e trasparente.
L’azione dimostra l’impegno delle autorità nel perseguire la confisca dei beni illeciti e nel restituire legalità e prosperità al territorio.







