mercoledì 15 Ottobre 2025
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Sequestro shock: tonnellate di cibo a rischio in piattaforma etnea

Un’operazione congiunta, condotta dai Carabinieri del Nucleo Anti-Sofisticazione e Tutela Alimentare (NAS) di Catania, in collaborazione con esperti dell’Azienda Sanitaria Provinciale (ASP) – dipartimenti di Prevenzione Veterinaria, Igiene Pubblica e dello Spresal (Servizio Prevenzione Ricerca ed Educazione Alimentare) – ha portato alla scoperta e sequestro di un volume significativo di prodotti alimentari in condizioni critiche all’interno di una piattaforma logistica specializzata nella gestione di alimenti surgelati, situata nella provincia etnea.
L’attività di controllo, approfondita e mirata, ha rivelato la presenza di centodieci tonnellate di prodotti ittici presurgelati, conservati a temperature inadeguate, compromettendo la loro qualità e sicurezza.
Parallelamente, sono state identificate novecento tonnellate di succo di agrumi concentrato, caratterizzate da una marcata assenza di tracciabilità, un requisito essenziale per garantire la trasparenza e la rintracciabilità lungo l’intera filiera alimentare.
L’assenza di documentazione e sistemi di tracciamento pone serie interrogativi sull’origine, il percorso e le reali caratteristiche del prodotto.

Il valore economico stimato della merce, nel caso in cui fosse stata immessa sul mercato, raggiunge i tre milioni di euro, un dato che sottolinea la portata dell’illecito e i potenziali guadagni derivanti da pratiche irregolari.
Il sequestro preventivo dei prodotti ittici, disposto in via cautelare, e il blocco ufficiale del succo d’agrumi, finalizzato a ulteriori approfondimenti analitici, mirano a prevenire ulteriori rischi per la salute pubblica e a tutelare i consumatori.

L’ispezione ha evidenziato una serie di gravi carenze igienico-sanitarie e lacune in termini di sicurezza sul lavoro, che hanno determinato la sospensione temporanea dell’attività della piattaforma logistica, fino al completo ripristino delle condizioni operative corrette.
Tali mancanze non solo violano le normative vigenti in materia di sicurezza alimentare e tutela dei lavoratori, ma compromettono anche l’integrità dell’intera filiera agroalimentare.

Il titolare dell’attività è stato deferito in stato di libertà all’autorità giudiziaria competente, per i reati presumibilmente commessi, che potrebbero includere frode alimentare, violazione delle normative igienico-sanitarie e in materia di sicurezza del lavoro.

L’operazione testimonia l’impegno costante delle forze dell’ordine e delle autorità sanitarie nel contrasto a pratiche illecite che mettono a repentaglio la salute dei cittadini e danneggiano l’immagine del sistema agroalimentare italiano.

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