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sabato 8 Novembre 2025

Sicilia, terremoto politico: sospensioni e revoche nella PA

La vicenda giudiziaria che coinvolge figure apicali della pubblica amministrazione siciliana ha scatenato un’azione drastica da parte della giunta regionale, presieduta da Renato Schifani, in risposta alle indagini della Procura di Palermo che hanno portato alla richiesta di domiciliari per diciotto persone, tra cui Totò Cuffaro e Saverio Romano, accusate di associazione a delinquere, turbativa d’asta e corruzione.

Le misure adottate mirano a ristabilire un clima di fiducia e a garantire la continuità operativa delle istituzioni, senza pregiudicare il diritto alla difesa dei soggetti coinvolti.

L’azione della giunta si è concretizzata in una serie di sospensioni dall’incarico e revoche, destinate a figure chiave in diversi settori dell’amministrazione.
Maria Letizia Di Liberti, dirigente generale del dipartimento regionale della Famiglia, è stata sospesa a tempo indeterminato, in attesa di ulteriori sviluppi processuali.

L’accusa nei suoi confronti la vede come mediatrice, presunta fornitrice di informazioni riservate relative ai bandi, a vantaggio di Totò Cuffaro.

La guida del dipartimento è temporaneamente affidata a Ettore Foti, dirigente del dipartimento Lavoro, un gesto che mira a garantire un passaggio di consegne ordinato e a preservare l’efficienza operativa.

Parallelamente, il presidente Schifani ha formalmente richiesto la revoca dell’incarico di Vito Raso, segretario particolare dell’assessore alla Famiglia e figura storicamente legata a Cuffaro, evidenziando la necessità di distanziamento per preservare l’imparzialità dell’amministrazione.

L’azione riflette un intento di radicare un cambiamento di rotta, segnando la fine di dinamiche consolidate e potenzialmente compromettenti.

L’attenzione si è estesa anche al Consorzio di Bonifica 2 di Palermo, dove, su indicazione della giunta, è stato avviato un procedimento disciplinare con sospensione cautelare nei confronti del direttore generale Giovanni Tomasino.

Questo atto sottolinea la determinazione della giunta nel voler applicare misure correttive anche a livello di enti strumentali.
La vicenda relativa all’Asp di Siracusa ha visto un approccio peculiare: il direttore generale Alessandro Caltagirone, già indagato, aveva anticipato una propria auto-sospensione, prontamente recepita dall’assessore alla Salute.
Per garantire la gestione ordinata dell’azienda sanitaria, è stata nominata un commissario straordinario: Chiara Serpieri, esperta con una solida esperienza nella direzione di aziende sanitarie piemontesi e membro del consiglio direttivo della Fiaso.
La sua disponibilità a svolgere l’incarico a titolo gratuito testimonia l’urgenza di ristabilire la normalità e la fiducia.
La giunta regionale ha ribadito in una nota che le misure adottate, seppur nel rispetto del principio della presunzione di innocenza e della tutela dei diritti di difesa, si rendono imprescindibili per salvaguardare l’immagine, la credibilità e il corretto funzionamento dell’amministrazione regionale e degli enti vigilati.
La gravità delle accuse e il potenziale impatto sull’amministrazione richiedono una risposta immediata e risoluta per riaffermare i valori fondamentali di trasparenza, legalità e responsabilità che devono improntare l’azione della pubblica amministrazione siciliana.
La situazione evidenzia una profonda crisi di fiducia che richiede un impegno costante per ricostruire il rapporto tra istituzioni e cittadini.

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