La Sicilia affronta una sfida cruciale per la sicurezza idrica, un tema che incide profondamente sul tessuto economico e sociale dell’isola. In risposta a questa emergenza, si concretizza un intervento strategico di portata significativa, frutto di una collaborazione sinergica tra Regione Siciliana, la figura centrale del Commissario per la scarsità idrica, sia a livello regionale che nazionale, Siciliacque e Acciona Agua. Il risultato tangibile è la consegna di tre dissalatori mobili, destinati a Porto Empedocle (Agrigento), Gela (Caltanissetta) e Trapani, un’iniziativa che simboleggia un nuovo approccio alla gestione delle risorse idriche.La rapidità di realizzazione, dodici settimane dall’avvio del progetto, rappresenta un modello virtuoso di efficienza amministrativa e di partnership pubblico-privato. La consegna parziale dei primi container a Porto Empedocle e Gela, con l’imminente arrivo a Trapani, testimonia l’accelerazione dei tempi e l’impegno a rispondere tempestivamente alle esigenze del territorio. L’intervento, lungi dall’essere isolato, si configura come il preludio a un upgrade dell’impianto fisso di Porto Empedocle, ampliando ulteriormente la capacità di produzione di acqua potabile.L’investimento complessivo, pari a cento milioni di euro, copre non solo la realizzazione dei dissalatori mobili, ma anche le opere infrastrutturali necessarie per il collegamento alla rete idrica, sia a livello terrestre che marino. Il Commissario, su incarico della Regione, ha assunto il coordinamento delle attività, garantendo una governance centralizzata e focalizzata sull’obiettivo primario: la mitigazione della crisi idrica. Siciliacque, consorzio tra Italgas (75%) e Regione Siciliana (25%), agisce come soggetto attuatore, completando i lavori preparatori, l’installazione delle condotte e le opere accessorie indispensabili per il corretto funzionamento degli impianti. Parallelamente, in veste di gestore del servizio idrico integrato, la società sta implementando un ambizioso piano pluriennale da oltre duecentocinquantamiliardi di euro, volto a potenziare la resilienza delle dorsali idriche regionali, un’infrastruttura vitale per la distribuzione dell’acqua in tutta l’isola.Ciascun dissalatore mobile è in grado di produrre novantasei litri d’acqua al secondo, impiegando tecnologie all’avanguardia, come l’osmosi inversa e filtri avanzati, che assicurano la qualità dell’acqua erogata nel pieno rispetto delle normative ambientali. La scelta di queste tecnologie dimostra l’impegno verso una produzione sostenibile e a basso impatto ambientale.Il Presidente della Regione, Renato Schifani, sottolinea come questa iniziativa sia il frutto di una scelta politica e amministrativa strategica, evidenziando la volontà di affidarsi alla competenza del Commissario e alla professionalità di Siciliacque. Questa risposta concreta all’emergenza si inserisce in un piano più ampio di interventi strutturali, che comprendono il miglioramento di pozzi, sorgenti, impianti di sollevamento e reti idriche, con un investimento complessivo di oltre cento milioni di euro. L’obiettivo ultimo è la creazione di una Sicilia più resiliente, capace di affrontare le sfide legate alla scarsità idrica con interventi duraturi e coordinati, un approccio mai adottato in precedenza. L’imperativo è non considerare questa iniziativa come un palliativo, ma come un tassello fondamentale di una visione a lungo termine per la sicurezza idrica dell’isola.
Sicilia: Tre Dissalatori Mobili per Combattere la Crisi Idrica
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