lunedì 28 Luglio 2025
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Sigarette illegali: scoperta fabbrica da 120 milioni di euro

Un’operazione congiunta, coordinata dalla Procura Europea (Eppo), Ufficio di Palermo, e condotta dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Palermo, ha disarticolato un sofisticato sistema di produzione e distribuzione di tabacchi lavorati illeciti, con ramificazioni transnazionali e un impatto finanziario considerevole.
L’azione, che ha coinvolto anche le squadre di Foggia e Bari, ha portato alla scoperta di un’industria di sigarette operante a Stornara (Foggia), un vero e proprio laboratorio illegale capace di generare profitti ingenti a discapito delle finanze pubbliche italiane ed europee.

La struttura, insita in un complesso di oltre 3.
000 metri quadrati, esteso su due livelli, incluso un seminterrato, si presentava come un’unità produttiva all’avanguardia, dotata di tecnologie avanzate per la realizzazione di sigarette su scala industriale.
La sofisticazione dell’impianto, testimoniata dalla presenza di macchinari all’avanguardia, suggerisce un investimento ingente, stimato in oltre 1,3 milioni di euro, e una pianificazione meticolosa volta a eludere i controlli e massimizzare la produzione.
L’ispezione ha permesso di rinvenire un ingente quantitativo di merce illecita: 45 bancali di sigarette pronte per la distribuzione (pari a 13 tonnellate), 93 bancali contenenti precursori chimici essenziali per la produzione, 165 sacche di tabacco triturato e una vasta scorta di materiali di imballaggio, con l’inclusione di loghi contraffatti appartenenti a marchi di sigarette di primaria importanza (Marlboro, Chesterfield), evidenziando una strategia volta a ingannare i consumatori e a sfruttare la fiducia associata a brand consolidati.

L’attività criminale era gestita da un gruppo composto da dieci individui di nazionalità ucraina e bulgara, ospitati in alloggiamenti improvvisati all’interno dell’impianto, un dettaglio che rivela l’organizzazione gerarchica e la natura transnazionale dell’operazione.
Gli individui sono stati denunciati con l’accusa di detenzione e commercializzazione di tabacchi di contrabbando e contraffazione di marchi, reati che comportano pesanti sanzioni e potenziali pene detentive.

L’indagine, alimentata da precedenti sequestri di sigarette effettuati a Palermo, ha permesso di ricostruire l’intera filiera di approvvigionamento, svelando un network complesso che si estendeva ben oltre i confini regionali.

Un secondo stabilimento situato ad Andria, parte integrante della stessa rete logistica, è stato sottoposto a sequestro, consentendo di rinvenire ulteriori materiali destinati alla produzione di tabacchi illeciti.
L’immissione sul mercato delle sigarette prodotte avrebbe comportato una perdita di introiti fiscali per lo Stato e per l’Unione Europea, stimata in 3,2 milioni di euro, derivante dall’evasione di accise e IVA.
Il profitto illecito generato dall’impianto era quantificato in 350.
000 euro al giorno, raggiungendo la cifra di 120 milioni di euro in un anno, con un danno complessivo alle finanze pubbliche pari a circa 80 milioni di euro.

L’operazione dimostra l’importanza della cooperazione transnazionale nella lotta contro i traffici illeciti e sottolinea la necessità di rafforzare i controlli e i meccanismi di prevenzione per tutelare il mercato legale e garantire il rispetto delle normative fiscali.

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