lunedì 28 Luglio 2025
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Sorvolo aereo in Sicilia: Schifani valuta lo stato degli invasi

Il sorvolo aereo condotto questa mattina dal Presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, affiancato dal dirigente della Protezione Civile regionale, Salvo Cocina, ha offerto un quadro aggiornato sulle condizioni idriche cruciali per l’approvvigionamento di vaste aree della Sicilia occidentale.

L’ispezione ha interessato gli invasi strategici di Piana degli Albanesi, Scanzano, Rosamarina, pilastri per l’irrigazione e l’uso potabile in provincia di Palermo, e il bacino del Fanaco, essenziale per l’Agrigentino e il Nisseno.

Le immagini aeree hanno rivelato un miglioramento tangibile rispetto alla situazione registrata un anno addietro, un risultato che la Regione attribuisce all’implementazione, con urgenza, di interventi mirati al potenziamento delle infrastrutture di adduzione idrica.
Questi lavori, parte di un piano più ampio di gestione della risorsa idrica, hanno come obiettivo primario l’ottimizzazione dei flussi e la riduzione delle perdite, elementi fondamentali per affrontare la crescente pressione dovuta alla siccità.

Durante la missione, il Presidente Schifani ha sottolineato l’importanza di un monitoraggio costante e proattivo della crisi idrica che attanaglia la Sicilia, regione particolarmente vulnerabile agli effetti del cambiamento climatico.
L’ispezione non si è limitata alla verifica dello stato degli invasi; è stata estesa agli impianti di dissalazione di Porto Empedocle e Gela, infrastrutture strategiche per diversificare le fonti di approvvigionamento e ridurre la dipendenza dalle precipitazioni.
“Questa missione operativa ha rappresentato un’occasione preziosa per valutare direttamente l’efficacia delle misure che abbiamo avviato”, ha affermato Schifani, evidenziando come l’impegno del governo regionale sia focalizzato sulla mitigazione degli effetti della siccità e sulla garanzia di un approvvigionamento idrico sostenibile per tutti i cittadini.

La creazione di una task force, guidata da Salvo Cocina, ha permesso di coordinare gli interventi e accelerare i tempi di realizzazione, dimostrando l’efficacia di un approccio centralizzato e orientato ai risultati.

I primi segnali di una situazione più favorevole sono incoraggianti, ma la sfida rimane aperta.
Il Presidente ha ribadito la necessità di mantenere alta l’attenzione e di investire ulteriormente in soluzioni innovative, come la ricerca di nuove fonti idriche, il riuso delle acque reflue depurate e l’adozione di tecnologie avanzate per l’irrigazione efficiente.

La sostenibilità idrica della Sicilia non è solo una questione di gestione emergenziale, ma un imperativo strategico per il futuro economico e sociale dell’isola.

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