Un’inattesa e profonda cesura nella mia esistenza.
A trentadue anni, mi trovo a dover affrontare una realtà che fino a poco tempo fa apparteneva esclusivamente al mondo delle fiction o ai racconti più drammatici che si immaginassero.
La necessità di essere costantemente protetto, sotto scorta, per il mero fatto di esercitare la funzione parlamentare a cui sono stato chiamato, rappresenta una ferita profonda nel tessuto della mia quotidianità e un campanello d’allarme per la nostra democrazia.
La decisione del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, che coinvolge i massimi vertici delle forze dell’ordine, di assegnarmi una protezione costante su tutto il territorio nazionale, è un riconoscimento, seppur amaro, di una situazione di potenziale pericolo che non si può ignorare.
L’impatto emotivo è considerevole: un cambiamento radicale che stravolge abitudini consolidate, compromette la libertà di movimento e solleva interrogativi inquietanti sulla tenuta del nostro sistema.
È difficile metabolizzare appieno questa nuova condizione.
I pensieri si affollano, si intrecciano, alimentando un turbinio di riflessioni sulla responsabilità che comporta il ruolo di rappresentante del popolo e sulle possibili minacce che incombono su chi si fa portavoce di verità scomode, su chi si batte per la giustizia, a volte controcorrente.
La preoccupazione più grande, tuttavia, non è per me, ma per chi mi sta vicino.
Il pensiero dei miei cari, delle loro angosce, dei loro timori, mi addolora profondamente.
So di aver loro causato un peso emotivo insopportabile, e questo mi rende ancora più determinato a non cedere alla paura.
Non permetterò a questa circostanza di condizionare il mio impegno politico.
Non arretrerò di un solo passo nel mio percorso di denuncia, di lotta per i diritti e per la trasparenza.
Ho ricevuto un mandato preciso, un compito che mi è stato affidato dai cittadini siciliani, e lo onorerò con la stessa dedizione e coraggio di sempre.
La mia speranza è che questo episodio serva da monito per tutti, che risvegli le coscienze e che rafforzi la consapevolezza del valore della democrazia, della libertà di espressione e della necessità di proteggere chi si fa voce degli ultimi, di chi non ha potere, di chi denuncia le ingiustizie.
Sono convinto che, con il sostegno dei cittadini, con la loro vicinanza e la loro fiducia, potremo superare anche questa difficile prova e continuare a costruire un futuro migliore per la Sicilia e per l’Italia.
La resilienza è la nostra arma più potente.






