Nel cuore del quartiere San Giorgio di Catania, un’area destinata al gioco e alla socializzazione infantile è stata tragicamente contaminata da un episodio che solleva profonde riflessioni sulla sicurezza dei minori e sul dilagare della criminalità minorile. Un giovane di soli quindici anni è stato arrestato dai Carabinieri del nucleo operativo della Compagnia Piazza Dante, colto in flagranza di spaccio in un contesto che avrebbe dovuto garantire sicurezza e divertimento per i bambini.La scoperta, avvenuta durante un’attività di routine, ha portato al ritrovamento in suo possesso una modesta quantità di marijuana, pari a tre dosi, unitamente a 100 euro, presumibilmente proventi dell’attività illecita. L’insistenza degli investigatori, che hanno notato l’entrata del ragazzo in un capannone abbandonato nelle vicinanze, ha portato a un’operazione più ampia. La perquisizione del capannone ha rivelato un ingente quantitativo di stupefacente: ben 44 dosi di marijuana, per un peso complessivo di quasi 100 grammi, e uno strumento essenziale per la precisa misurazione dei prodotti: un bilancino di precisione.Questo fatto non è un semplice episodio di cronaca nera; è un campanello d’allarme che risuona con forza nel tessuto sociale. Il contesto – un’area giochi per bambini – amplifica la gravità della situazione, evidenziando una profonda rottura di valori e un fallimento nel proteggere i minori dall’influenza del crimine. L’età del ragazzo pone interrogativi complessi: come è stato avvicinato a questo ambiente? Quali sono le dinamiche familiari e sociali che lo hanno portato a compiere tali azioni? L’arresto del 15enne e il sequestro della droga rappresentano un intervento immediato, ma non risolutivo. La procura per i minorenni di Catania ha disposto il suo accompagnamento in un centro di prima accoglienza, un luogo pensato per offrire supporto psicologico e sociale, sperando di offrire una via d’uscita da un percorso pericoloso. La vicenda richiede una risposta articolata e multidimensionale. È necessario un rafforzamento dei controlli e della prevenzione nelle aree sensibili, un’attenzione particolare all’educazione e alla sensibilizzazione dei giovani, e un impegno concreto per affrontare le cause profonde che spingono i minori a entrare in contatto con il mondo della droga. Non si tratta solo di reprimere il crimine, ma di offrire ai ragazzi opportunità e alternative che li proteggano dall’influenza negativa della criminalità organizzata e li aiutino a costruire un futuro dignitoso e libero. Il benessere di questi ragazzi è il benessere dell’intera comunità.
Spaccio in area giochi: arrestato un 15enne a Catania.
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