La strada provinciale 61, arteria cruciale che lega Ribera e Borgo Bonsignore nell’Agrigentino, è stata teatro di una tragedia che ha spezzato la vita di Giuseppe Coirazza, un quarantenne originario di Siculiana, professione ambulante.
L’impatto frontale tra i due veicoli, avvenuto in circostanze ancora da chiarire, ha rappresentato il tragico epilogo di una serata segnata dalla paura e dalla disperazione.
L’incidente, le cui dinamiche sono al vaglio degli inquirenti, ha visto l’autovettura condotta da Coirazza scontrarsi violentemente con un’altra vettura proveniente dalla direzione opposta.
Nonostante i tempestivi soccorsi e il rapido trasferimento all’ospedale Fratelli Parlapiano di Ribera, il quarantenne è deceduto prima di poter ricevere cure definitive.
Il conducente dell’altro veicolo, fortunatamente, ha subito solo ferite lievi ed è stato ricoverato in osservazione presso l’ospedale Giovanni Paolo II di Sciacca, dove i medici stanno monitorando le sue condizioni.
L’intervento dei vigili del fuoco è stato determinante per l’estricazione dei conducenti dalle lamiere contorte, testimonianza della violenza dell’impatto.
I carabinieri, impegnati in complesse operazioni di rilevamento, stanno ricostruendo la sequenza degli eventi che hanno portato alla tragedia, analizzando tracce fisiche, testimonianze e, possibilmente, immagini riprese da eventuali sistemi di videosorveglianza presenti nella zona.
L’obiettivo è far luce sulle cause dell’incidente, escludendo o confermando ipotesi come errori di valutazione, impervie condizioni di visibilità, malfunzionamenti tecnici o, addirittura, l’uso improprio di dispositivi elettronici alla guida.
La drammatica vicenda si inserisce in un contesto più ampio di preoccupante aumento della mortalità stradale nella provincia di Agrigento.
A malapena due giorni prima, lungo la statale 115, un altro incidente aveva causato la morte di Stefano Bruccoleri, un quarantenne residente a Ribera.
In quel caso, la motocicletta guidata da Bruccoleri era entrata in collisione con un camion, evidenziando una serie di problematiche legate alla sicurezza stradale, all’adeguatezza delle infrastrutture e al comportamento dei conducenti.
Questi due eventi tragici sollevano interrogativi urgenti sulla necessità di rafforzare i controlli, migliorare la manutenzione delle strade, promuovere campagne di sensibilizzazione sulla guida sicura e, soprattutto, instillare una maggiore consapevolezza dei rischi e delle responsabilità che derivano dall’utilizzo del veicolo, non solo per la propria incolumità, ma anche per quella degli altri utenti della strada.
La comunità agrigentina è chiamata a confrontarsi con un dolore profondo e a interrogarsi sulle azioni concrete da intraprendere per prevenire nuove tragedie e restituire alla strada la sua dimensione di connessione e sicurezza, piuttosto che di potenziale pericolo.







