mercoledì 10 Settembre 2025
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Via Fattori: Ristoro e Dignità per 9 Famiglie, un Esempio di Legalità

La recente conclusione dell’operazione di sistemazione di nove nuclei familiari e la restituzione legale della struttura in via Fattori segnano la conclusione di un capitolo lungo e intricato, troppo a lungo sospeso.

Questo risultato, al di là della sua immediatezza, testimonia l’efficacia di un approccio collaborativo, che vede istituzioni diverse convergere con determinazione per riaffermare i principi di legalità, ripristinare la dignità e offrire nuove opportunità a famiglie vulnerabili.
Un plauso sentito va espresso all’Assessorato all’Emergenza Abitativa, alla Prefettura, alla Polizia Municipale e a tutti coloro che hanno contribuito, con il loro impegno, a questo percorso delicato e complesso.
L’amministrazione comunale, guidata dal Sindaco Roberto Lagalla, sta affrontando con rigore e pragmatismo l’emergenza abitativa, una sfida strutturale che richiede risposte concrete e personalizzate.
L’obiettivo non è semplicemente quello di fornire un tetto, ma di creare condizioni di stabilità e inclusione sociale, riconoscendo l’abitazione come un diritto fondamentale.
Le attività della Polizia Municipale, svolte con sensibilità e professionalità, hanno garantito un supporto essenziale durante le operazioni di trasferimento delle famiglie dall’immobile occupato.
La ricollocazione, attentamente pianificata, ha previsto l’utilizzo di diverse tipologie di soluzioni abitative: quattro case confiscate, strategicamente distribuite a Falsomiele e in corso Pisani, due appartamenti Erp (Edilizia Residenziale Pubblica) situati in via Mozambico e nel quartiere Villagrazia, e ulteriori tre unità abitative gestite dall’IACP (Istituto per l’Edilizia Popolare), localizzate a Borgo Nuovo e in via Filippo Paladini.
Questa diversificazione è un elemento chiave per rispondere alle specifiche esigenze di ciascun nucleo familiare e garantire una transizione il più serena possibile.
L’operazione di via Fattori rappresenta un esempio emblematico di come sia possibile agire con fermezza nel rispetto della legalità, senza trascurare le delicate situazioni di fragilità.
La capacità di ricollocare 36 persone, di cui 14 minori, in immobili pubblici e confiscati, è il frutto di un’attenta attività di censimento e di presa in carico condotta dall’Ufficio dell’Abitare sociale.
Questa iniziativa si inserisce in una strategia più ampia, concepita per affrontare l’emergenza abitativa con un approccio integrato, che combina interventi immediati con azioni di lungo termine.

L’Assessore all’Emergenza Abitativa, Fabrizio Ferrandelli, sottolinea l’importanza di un sistema di supporto che non si limiti alla semplice gestione dell’emergenza, ma che miri a costruire un futuro più stabile e dignitoso per le famiglie in difficoltà, promuovendo la loro autonomia e il loro pieno inserimento nella comunità.
L’obiettivo primario è quello di prevenire il ripetersi di situazioni di precarietà abitativa, attraverso politiche di inclusione sociale e di potenziamento del tessuto sociale locale.

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