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venerdì 7 Novembre 2025

Battiato a Venezia: Un Viaggio Sonoro nell’Anima dell’Artista

Un Viaggio Sonoro tra le Isole dell’Anima: “Arcipelago Battiato” alla Biennale di VeneziaIn occasione dell’ottantesimo anniversario della nascita di Franco Battiato, la Biennale di Venezia offre un’esperienza immersiva e suggestiva: “Arcipelago Battiato”.

Più che un semplice concerto, si tratta di un progetto artistico complesso, concepito come un’esplorazione musicale e filosofica che si dispiega attraverso scenari evocativi allestiti nel cuore del Teatro alle Tese dell’Arsenale.

Malika Ayane, interprete carismatica e voce intensa, guida il pubblico in un viaggio attraverso il vasto universo creativo di Battiato, affiancata da un ensemble di musicisti di altissimo calibro: Leonardo Marino al pianoforte e tastiere, Flavio Virzi alla chitarra, Simone Beneventi alle percussioni, Silvia Mandolini al violino, Elide Sulsenti al violoncello, e il versatile Diego Ronzio.

La regia, curata con maestria da Antonello Pocetti e Antonino Viola, e le scenografie, integrano la musica con suggestioni visive, creando un’atmosfera onirica e contemplativa.
Il progetto non si limita a riproporre i classici del repertorio battiano.
Michele Tadini, curatore musicale, e Thierry Coduys, esperto di sound design, hanno lavorato a lungo per creare nuove trascrizioni, arrangiamenti e rielaborazioni che rispettino l’essenza delle opere originali, introducendo al contempo elementi elettronici innovativi e suggestioni sonore inedite.
Questa operazione di reinterpretazione si rivela un atto di profonda ammirazione e un tentativo di rendere accessibile alle nuove generazioni la straordinaria ricchezza del linguaggio musicale di Battiato.
“È un incedere felice dell’amore, un’idea festosa e di pienezza” – così definisce Pietrangelo Buttafuoco, presidente della Biennale, la poetica di Battiato, un artista che ha saputo coniugare la ricerca musicale all’avanguardia con una profonda riflessione esistenziale.
Brani come “L’Ombra della Luce”, intrisa di spiritualità e intimità, e “Misericorde”, con la sua struggente supplica di non abbandono, incarnano perfettamente questa ricerca di trascendenza e connessione con l’infinito.

Il percorso musicale si snoda attraverso le tappe fondamentali della carriera di Battiato, dai primi esperimenti elettronici pionieristici, con brani come “Pollution” e “Sequenze e frequenze”, fino alle contaminazioni classiche de “Come un cammello in una grondaia” e alle collaborazioni filosofiche che hanno segnato un’epoca, come “L’ombrello e la macchina da cucire”.
Non mancano poi i capolavori più recenti, come “Dieci stratagemmi” e “Joe Patti’s Experimental Group”, che testimoniano la continua evoluzione e la straordinaria capacità di rinnovamento di un artista unico nel suo genere.
Michele Tadini sottolinea l’importanza di preservare l’integrità delle opere originali, cercando al contempo un dialogo creativo che permetta di sviluppare nuove interpretazioni.
Il processo compositivo è stato “una scrittura a scatti, per avanzamenti repentini,” un flusso di note e suoni che si sono fusi con le registrazioni vocali di Malika Ayane, dando vita a un’esperienza musicale inedita e profondamente emozionante.
“Arcipelago Battiato” si configura dunque come un omaggio sentito e innovativo a un artista che ha saputo interpretare il suo tempo, lasciando un’impronta indelebile nella storia della musica e della cultura italiana.
L’iniziativa, realizzata in collaborazione con la casa editrice SZ Sugar, segue la *lectio magistralis* di Massimo Cacciari, confermando l’impegno della Biennale di Venezia nel promuovere riflessioni profonde e stimolanti, che invitino il pubblico a interrogarsi sul senso della vita e sull’importanza dell’arte.

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