Il 29 maggio 2024 Castelvetrano, città natale di Giovanni Gentile, si appresta a commemorare il filosofo e pedagogo, figura centrale nel panorama intellettuale del primo Novecento e architetto della riforma scolastica che ha profondamente segnato la storia dell’istruzione italiana. L’iniziativa, promossa dall’amministrazione comunale guidata da Giovanni Lentini, con il contributo scientifico di Andrea Le Moli e Francesco Saverio Calcara e il sostegno della Regione Siciliana e dell’ARs, rappresenta il primo evento istituzionale di tale portata a Castelvetrano negli ultimi cinquant’anni, segnando una riappropriazione culturale del patrimonio gentiliano, lungi dimenticato dopo la commemorazione del centenario della nascita nel 1975.La figura di Gentile, nato proprio il 29 maggio 1875, rimane avvolta in un’aura complessa e controversa. Ministro della Pubblica Istruzione nel primo governo di coalizione di Mussolini, il suo ruolo nella riforma scolastica del 1923, basata su principi idealistici e sull’accentramento del sistema educativo, ne ha fatto oggetto di ammirazione e aspra critica. L’atto di nascita di Gentile è conservato nell’archivio storico comunale, testimonianza tangibile del legame indissolubile con il territorio.La tre giorni dedicata alla sua memoria si inaugura domani con la proiezione di un video realizzato dal Ministero della Cultura in occasione dell’ottantesimo anniversario della sua scomparsa. Questo documentario offre un’occasione per ripercorrere la sua vita, le sue opere e il suo impatto sulla società italiana, stimolando una riflessione più ampia sul ruolo dell’intellettuale e del filosofo nel contesto storico e politico del suo tempo.Il culmine dell’evento è previsto per sabato, con una sessione plenaria intitolata “Gentile e la filosofia del Novecento: l’eredità e le critiche”. La partecipazione di illustri studiosi come Ernesto Galli Della Loggia e Marcello Veneziani promette un dibattito stimolante e approfondito, volto a dissezionare le ragioni del suo pensiero, a valutarne l’influenza sulla filosofia del XX secolo e a confrontarne le tesi con le prospettive contemporanee. La riflessione non potrà prescindere dalle implicazioni etiche e politiche della sua adesione al regime fascista, un aspetto che continua ad alimentare un acceso dibattito storiografico.L’iniziativa non si limita alla mera commemorazione, ma aspira a promuovere una rilettura critica e costruttiva del pensiero gentiliano, aprendo nuove prospettive di ricerca e stimolando un dialogo interdisciplinare tra filosofia, storia, pedagogia e scienze sociali. L’auspicio è che questo evento possa contribuire a restituire a Giovanni Gentile la complessità e la ricchezza del suo pensiero, liberandolo da semplificazioni ideologiche e pregiudizi culturali, e offrendo alle nuove generazioni la possibilità di confrontarsi con una figura imprescindibile per comprendere le radici del nostro presente.
Gentile a Castelvetrano: rileggere un filosofo controverso.
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