Il progetto per la sede del MAXXI a Messina si configura come un’iniziativa di portata ben superiore alla semplice apertura di una seconda o terza location museale. Si tratta, per dirla con il Ministro della Cultura Alessandro Giuli, di un’ambiziosa operazione di diplomazia culturale, un’iniziativa senza precedenti nel panorama italiano, destinata a proiettare la città siciliana in un ruolo chiave all’interno di un più ampio contesto mediterraneo.L’operazione si articola su due poli principali, entrambi simbolicamente densi e strategicamente posizionati. Innanzitutto, le Torri Morandi, monumenti industriali riconvertiti, ospiteranno attività di programmazione espositiva e culturale, diventando un punto di riferimento per l’intero progetto. In secondo luogo, Villa Pace, sede di una vivace e stimata realtà universitaria, si amplierà con una rete di protocolli, collaborazioni e relazioni che estenderanno il raggio d’azione ben oltre i confini del MAXXI, coinvolgendo attori chiave del Mediterraneo nel solco del piano Mattei, un’iniziativa volta a rafforzare i legami economici e culturali tra l’Italia e i paesi del bacino.L’approccio adottato, come sottolineato dalle figure istituzionali presenti al tavolo tecnico con il Sindaco Federico Basile e la Rettore Giovanna Spatari, non è quello di una semplice delega di funzioni, bensì di un’integrazione sinergica tra diverse competenze e sensibilità. Si tratta di una convergenza di forze provenienti dal mondo istituzionale, dal panorama accademico e dalla scena artistica contemporanea, con l’obiettivo di creare un ponte immateriale sullo Stretto di Messina, ma soprattutto di favorire un dialogo culturale profondo e duraturo con le nazioni africane. Questo progetto ambisce a ridefinire il ruolo di Messina, trasformandola da città di confine a hub culturale strategico, capace di intercettare e diffondere un’offerta culturale innovativa e inclusiva, in grado di favorire la comprensione reciproca e la cooperazione tra popoli diversi. L’operazione si pone come un investimento nel futuro, un’opportunità per valorizzare il patrimonio culturale e naturale del territorio, generando nuove opportunità di sviluppo economico e sociale, e contribuendo a rafforzare l’identità e l’attrattività del Mezzogiorno. La sede del MAXXI a Messina non sarà quindi solo un museo, ma un vero e proprio laboratorio di idee, un centro di ricerca e innovazione culturale, un luogo di incontro e scambio tra artisti, studiosi e cittadini, un motore di crescita per l’intera regione.
MAXXI a Messina: diplomazia culturale e ponte sul Mediterraneo
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