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domenica 9 Novembre 2025

Melqart a Sciacca: un tesoro fenicio torna a casa

Il Museo del Mare di Sciacca accoglie un tesoro di inestimabile valore: la statuetta in bronzo raffigurante Melqart, divinità venerata dai Fenici, restituita temporaneamente alla sua terra di origine.
Questo eccezionale reperto, recuperato dalle profondità del mare saccense nel 1955, rappresenta un ponte tangibile tra la storia millenaria di Sciacca e le complesse dinamiche commerciali e religiose che hanno caratterizzato il Mediterraneo antico.
La scoperta, avvenuta per caso durante le operazioni di pesca a bordo del peschereccio “Angelina Madre”, ha portato alla luce un manufatto di straordinaria fattura, finora custodito e studiato nel Museo Salinas di Palermo.

La datazione, fissata tra il XIII e l’XI secolo a.
C.
, colloca la statuetta in un periodo cruciale per la presenza fenicia nel Mediterraneo occidentale, segnato dall’espansione coloniale e dall’intensa attività commerciale che legava le coste del Nord Africa con la Sicilia e l’Italia meridionale.
Melqart, divinità protettrice di Tiro, una delle principali città fenicie, era venerata come dio del mare, della guerra e del commercio.
La sua presenza a Sciacca testimonia l’importanza strategica di questo territorio per i Fenici, che lo utilizzavano come punto di appoggio per le loro rotte marittime.
La statuetta, probabilmente votiva, suggerisce la presenza di un tempio o santuario dedicato a Melqart nella zona, un’ipotesi che gli archeologi stanno ora cercando di confermare attraverso ulteriori scavi e indagini.
Il ritorno temporaneo del Melqart a Sciacca, nell’ambito delle celebrazioni “Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025”, è il risultato di un’iniziativa congiunta promossa dall’Assessorato regionale ai Beni Culturali, il Parco Archeologico della Valle dei Templi e l’amministrazione comunale.

Questa scelta strategica non solo permette alla comunità saccense di ammirare da vicino un simbolo tangibile della propria identità culturale, ma contribuisce anche a rafforzare il legame tra il territorio e il patrimonio storico-artistico che lo caratterizza.
L’assessore regionale Francesco Paolo Scarpinato, presente all’inaugurazione, ha sottolineato l’importanza di questo gesto come esempio concreto di valorizzazione del territorio siciliano, evidenziando come la restituzione temporanea del Melqart rappresenti un’opportunità unica per promuovere la conoscenza e l’apprezzamento del patrimonio culturale siciliano, soprattutto in vista dell’evento nazionale del 2025.

L’esposizione, che durerà cinque mesi, promette di essere un momento di riflessione e di riscoperta per la comunità saccense e per tutti i visitatori interessati a conoscere le radici storiche e culturali di questa affascinante regione.

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