cityfood
cityeventi
venerdì 7 Novembre 2025

Metavisioni: Dialoghi tra passato e contemporaneità

La Fondazione Sicilia propone un’esposizione di notevole respiro intellettuale, “Metavisioni”, che si snoda dal 7 novembre al 26 gennaio 2026, e instaura un dialogo complesso e affascinante tra due mondi artistici apparentemente distanti: il patrimonio iconografico della pinacoteca di Villa Zito e le opere contemporanee di Jorge R.
Pombo.
La mostra non si configura come una semplice accostamento, ma come un’indagine profonda sulla natura della memoria, dell’eredità culturale e della rielaborazione creativa.

Il percorso espositivo si articola attorno alle undici opere di Pombo, di cui sette rappresentano vere e proprie “rielaborazioni critiche” – come le definirebbe il curatore Sergio Intorre – di capolavori custoditi nella pinacoteca di Villa Zito.
Questa scelta curatoriale evidenzia una volontà di decostruire il concetto di originalità, suggerendo che l’atto creativo contemporaneo può e deve confrontarsi attivamente con il passato, non per imitarlo o celebrarlo acriticamente, ma per interrogare le sue fondamenta e rivelarne implicazioni spesso celate.

Il confronto dialogico coinvolge figure emblematiche del panorama artistico siciliano.
La potenza e la drammaticità dei dipinti di Mattia Preti, maestro del barocco, si contrappongono alla virtuosa esuberanza di Luca Giordano, creando un contrasto cromatico e compositivo che stimola la riflessione sulla diversa concezione del divino e della rappresentazione.
A questi si aggiungono le cinque vedute di Francesco Lojacono, paesaggista ottocentesco, che incarnano un’idealizzazione della natura tipica del Romanticismo, elemento che Pombo, con la sua pratica, sembra voler spogliare di ogni patina sentimentale.

Un elemento di particolare significato è la presenza di una rilettura della *Natività* di Caravaggio, un’opera di inestimabile valore storico-artistico, sottratta all’Oratorio di San Lorenzo di Palermo nel 1969 e da allora perduta nella memoria collettiva.
L’inclusione di questa immagine, seppure nella sua interpretazione contemporanea, sottolinea il ruolo della memoria – individuale e collettiva – come motore dell’indagine artistica e come punto di congiunzione tra passato e presente.

Infine, l’esposizione è arricchita dalla presentazione in pubblico di tre pannelli preparatori, inediti, relativi a un progetto ambizioso di Jorge R.
Pombo dedicato alla Cappella Sistina di Michelangelo.

Questi studi rivelano il processo creativo dell’artista, la sua ricerca di ispirazione nelle opere dei grandi maestri e la sua volontà di reinterpretare, in chiave contemporanea, uno dei vertici dell’arte occidentale.

Come osservato da Intorre, Pombo non si limita a confrontarsi con la storia dell’arte; la “scandaglia”, la decostruisce per rivelarne le zone d’ombra, le ambiguità, e, soprattutto, la sua vitalità intrinseca.

La sua pittura non è una mera evocazione del passato, ma un atto di appropriazione critica che trasforma la memoria in una presenza tangibile, un dialogo continuo tra epoche e sensibilità artistiche diverse.

L’opera di Pombo, in questo contesto, si erge a ponte tra la tradizione e la contemporaneità, invitando lo spettatore a riflettere sulla natura mutevole del significato e sulla capacità dell’arte di trascendere i confini temporali.

- pubblicità -
- Pubblicità -
- pubblicità -
Sitemap