Il Museo d’Arte Contemporanea di Gibellina, in provincia di Trapani, inaugura un percorso museale rivoluzionario, progettato per rendere l’esperienza artistica pienamente accessibile alle persone con disabilità visive.
Il progetto, frutto di un iter biennale e presentato in un evento pubblico alla presenza delle autorità locali, rappresenta un esempio virtuoso di inclusione e innovazione tecnologica, realizzato grazie a un investimento di 500.000 euro finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e gestito dal Comune di Trapani.
L’iniziativa non si limita a offrire semplici soluzioni tattili; si tratta di una vera e propria riprogettazione dell’esperienza museale.
Un innovativo “tappeto-corridoio”, realizzato con materiali specifici, guida i visitatori dall’esterno fino a due sale dedicate.
Nella prima, sei opere chiave, tra cui il celebre “La notte di Gibellina” di Renato Guttuso, sono state riprodotte in rilievo, permettendo ai visitatori di esplorarle attraverso il tatto.
L’ascolto simultaneo di un’audioguida, trasmessa tramite cuffia, arricchisce l’esperienza, fornendo contesto storico, tecnico e interpretativo sull’opera.
La seconda sala è un ambiente immersivo, frutto di un connubio tra arte, tecnologia e intelligenza artificiale.
Tre pareti sono dedicate a proiezioni dinamiche che, a partire da un’opera selezionabile tramite touch screen, generano immagini in evoluzione.
L’intelligenza artificiale traduce quindi l’opera originale in nuovi linguaggi visivi, rendendo accessibile la sua essenza a un pubblico più ampio.
L’accessibilità non si arresta alle sale dedicate.
Un’app mobile, sviluppata ad hoc, consente di accedere a informazioni dettagliate su ulteriori quaranta opere presenti nel museo, ampliando significativamente l’offerta inclusiva.
L’applicazione, intuitiva e facile da usare, offre descrizioni accurate, aneddoti e approfondimenti, trasformando la visita in un percorso di scoperta sensoriale e intellettuale.
Il progetto si inserisce in un contesto più ampio di valorizzazione culturale e turistica del territorio.
Il sindaco Salvatore Sutera ha sottolineato come l’iniziativa si collochi in linea con le ambizioni della città di diventare un centro propulsivo per l’arte contemporanea, un luogo di incontro e di scambio culturale.
La prefetta Daniela Lupo ha evidenziato come il completamento di questo percorso, finanziato con risorse PNRR, testimoni la capacità di trasformare investimenti pubblici in opere concrete a beneficio dell’intera comunità.
L’iniziativa non è solo un’aggiunta all’offerta museale, ma un manifesto di una visione più ampia: quella di un’arte che parla a tutti, superando barriere e aprendo nuove prospettive di fruizione e comprensione.
Il progetto rappresenta un modello di inclusione sociale, dimostrando come l’innovazione tecnologica possa essere un potente strumento per abbattere le disuguaglianze e garantire a tutti pari opportunità di accesso alla cultura.