lunedì 18 Agosto 2025
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Pippo Baudo, l’addio al paese: Militello saluta il suo re.

Militello in Val di Catania, un gioiello incastonato nel cuore della Sicilia, si appresta a salutare uno dei suoi figli più illustri: Pippo Baudo.

Più che un borgo, una comunità vibrante di storia, arte e tradizioni, che ha visto crescere e maturare un uomo che ha incarnato il volto dell’Italia televisiva per decenni.

“Per me è un grande onore che il mio nome si colleghi a Militello”, aveva affermato Baudo, parole che testimoniano un legame profondo e mai reciso con le sue origini.
Militello non è solo un paesaggio pittoresco, ma un esempio emblematico della ricostruzione barocca siciliana, un retaggio prezioso riconosciuto dall’UNESCO.

L’architettura, permeata dallo spirito del Barocco di Noto, si manifesta nelle tre chiese parrocchiali – San Benedetto, Santissimo Salvatore e Santa Maria della Stella, quest’ultima il luogo scelto da Baudo per il suo riposo eterno.
La villa comunale, oasi di verde e rigogliosa, offre uno sguardo sull’armonia tra natura e arte che caratterizza il borgo.
Il riconoscimento di Militello come “Borgo dei Borghi” nel 2025, ottenuto grazie al voto popolare, è un tributo non solo alla bellezza paesaggistica e architettonica, ma anche alla capacità di una comunità di preservare e promuovere la propria identità.

Baudo stesso, in passato, aveva esortato il pubblico a sostenere il suo paese natale in quell’ambito, un gesto che sottolinea l’orgoglio per le proprie radici.
La vocazione turistica di Militello è sostenuta anche dalla sua posizione strategica, a breve distanza da importanti centri come Catania e Siracusa, e dall’offerta di esperienze autentiche.
Le cascate dell’Oxena, un percorso naturalistico di rara bellezza, attirano visitatori da tutta Europa, mentre le campagne circostanti ospitano la coltivazione di fichi d’india, protagonisti della celebre sagra autunnale che celebra i sapori tradizionali del territorio.
Il legame di Pippo Baudo con Militello non si limitava a dichiarazioni pubbliche.

Era un rapporto vivo, fatto di ricordi e di gesti semplici.
Tornava spesso nel suo paese natale per ritrovare vecchi amici, ripercorrere i luoghi della sua infanzia, e riscoprire i sapori genuini della sua terra.

Un panino con la mortadella alla storica salumeria, un gusto indimenticabile che evocava l’innocenza e la serenità di un’epoca passata.

L’omaggio a Pippo Baudo coinvolgerà l’intera regione, con una mobilitazione senza precedenti.
Trenitalia, in collaborazione con la Regione Siciliana, ha previsto un potenziamento dei servizi ferroviari e l’integrazione con autobus dedicati per garantire l’accesso a Militello a un numero elevato di persone desiderose di rendere omaggio al “re della televisione”.
La camera ardente, gremita di persone, è la prova tangibile dell’affetto e della gratitudine che il mondo dello spettacolo e l’Italia intera nutrono per un artista che ha segnato un’epoca.

L’intitolazione di una via o di una piazza a Pippo Baudo sembra ormai una questione di tempo, un gesto simbolico che suggellerà per sempre il legame indissolubile tra un uomo e il borgo che lo ha visto crescere e che continua a custodire la sua memoria.

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