Il bilancio consuntivo 2024 della Camera di Commercio di Palermo ed Enna rivela una solida performance economica, con un utile di oltre 7,7 milioni di euro e un bilancio in attivo.
Questo risultato, approvato dal Consiglio camerale, segna un punto di svolta nella storia dell’ente, frutto di un percorso di risanamento finanziario avviato nel 2017, in seguito alla fusione con la Camera di Commercio di Enna, che ha dato vita all’ente unico.
Il Presidente Alessandro Albanese ha evidenziato come la governance dell’ente abbia affrontato con fermezza una criticità strutturale di notevole impatto: l’onere pensionistico impropriamente gravante sul bilancio operativo.
Questa voce di costo, pari a circa 8 milioni di euro annuali, rappresenta un freno allo sviluppo e limita la capacità di investimento della Camera.
La collaborazione con il governo Schifani, riconosciuta come elemento cruciale, ha permesso di mitigare l’impatto di questa problematica e di garantire prestazioni e servizi di elevata qualità, nonostante le limitazioni imposte.
Il risanamento progressivo del bilancio, che nel 2017 presentava un disavanzo superiore a 5 milioni di euro, testimonia la lungimiranza e l’efficacia delle strategie implementate dai diversi Consigli camerari succedutisi nel tempo.
Tuttavia, la Camera sottolinea con forza la necessità di una soluzione normativa definitiva a livello regionale per sanare definitivamente la questione pensionistica, un problema che affligge in maniera esclusiva le Camere di commercio siciliane.
Tale intervento legislativo sarebbe fondamentale per liberare risorse preziose, consentendo all’ente di massimizzare il suo contributo allo sviluppo economico del territorio, investendo in servizi innovativi, promozione del territorio e supporto alle imprese.
La risoluzione di questa anomalia normativa rappresenterebbe un passo decisivo per la piena realizzazione del potenziale della Camera di Commercio di Palermo ed Enna e per rafforzare il suo ruolo di motore della crescita e dell’innovazione nella regione.
