La questione dello sviluppo urbanistico di Catania, in particolare l’area del Centro Direzionale Cibali, si ripropone come fulcro di un dibattito urgente e cruciale per il futuro della città. Confcommercio Catania, attraverso la voce del suo presidente Pietro Agen, ha presentato una proposta strategica che mira a ribaltare le attuali dinamiche di espansione edilizia e a reimpostare le priorità per il benessere collettivo.La visione di Confcommercio si fonda su una lettura critica del Piano Piccinato, un documento urbanistico che, seppur lungimirante nel suo tempo, si è rivelato disallineato dalle reali evoluzioni demografiche. Le proiezioni di crescita, che vedevano Catania superare i 400.000 abitanti, non si sono concretizzate, lasciando un’eredità di edilizia avanzata rispetto al fabbisogno abitativo effettivo. L’eccessiva edificazione, combinata con una popolazione che si attesta poco sopra i 300.000 unità, evidenzia un modello di sviluppo insostenibile, caratterizzato da un’impronta cementizia eccessiva e da un deficit di spazi verdi e infrastrutture essenziali.La proposta di Confcommercio si articola attorno a tre assi fondamentali: la revisione radicale delle politiche di espansione edilizia, la riqualificazione del patrimonio esistente e la creazione di nuovi poli di attrazione urbana. L’area Cibali, in particolare, viene identificata come un’opportunità imperdibile per realizzare un parco urbano di rilevanza strategica, capace di coniugare la mitigazione dell’effetto isola di calore con la risoluzione del cronico problema della carenza di parcheggi, un nodo cruciale che affligge il tessuto cittadino.L’iniziativa si propone inizialmente per il 10% dell’area, destinata a verde pubblico e a un parco di mille posti auto, un intervento volto a rispondere a esigenze primarie e a migliorare la vivibilità urbana. I restanti 18 ettari, con un potenziale di sviluppo ancora inesplorato, potrebbero ospitare ulteriori progetti innovativi, che valorizzino il territorio e favoriscano la creazione di nuove opportunità di lavoro.La sostenibilità finanziaria dell’iniziativa si fonda sull’utilizzo di risorse derivanti dalla liquidazione di asset immobiliari della Camera di Commercio, in particolare la valorizzazione dell’aeroporto, consentendo un investimento di circa cinque milioni di euro, una cifra marginale rispetto alle prospettive di guadagno derivanti dalla vendita, stimata in oltre cinquecentomila euro. Questo dimostra la capacità del sistema camerale di assumersi un ruolo attivo nella riqualificazione urbana, andando oltre la mera funzione di gestione delle attività commerciali.La proposta di Confcommercio si pone come un appello alla collaborazione tra istituzioni, invitando il Comune, l’Università e il sistema camerale a unire le forze per definire una visione condivisa per il futuro di Catania, abbandonando approcci ideologici e privilegiando il benessere della comunità. Si tratta di un’occasione unica per riscrivere il destino di un’area strategica, trasformandola da spazio di cemento a polmone verde e centro di servizi essenziali, un investimento nel futuro di Catania e nella qualità della vita dei suoi abitanti.
Catania, Centro Cibali: Confcommercio propone una svolta verde.
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