La transizione energetica, sfida epocale che ridefinisce il nostro rapporto con il pianeta, necessita di una bussola orientata al futuro: la voce dei giovani.
L’European Youth Energy Forum, recentemente conclusosi a Catania, ha rappresentato un momento cruciale in questa direzione, un crogiolo di idee e prospettive provenienti da oltre settanta nazioni, collegate dall’Europa all’area del Mediterraneo.
Organizzato da Eyen (European Youth Energy Network) e sostenuto dalla Fondazione Enel come partner di conoscenza, l’evento ha incarnato un approccio innovativo: un dialogo intergenerazionale, guidato dai giovani per i giovani, con l’obiettivo di integrare l’entusiasmo e la freschezza delle nuove generazioni con l’esperienza e la competenza di coloro che operano nel settore energetico da anni.
L’iniziativa non si è limitata ad un semplice scambio di opinioni.
Si è trattato di un processo strutturato, avviato tre mesi prima del forum, che ha visto i partecipanti impegnati in intense sessioni di studio e approfondimento.
Il risultato tangibile di questo lavoro è stato la formulazione di dodici “policy paper”, documenti di analisi e proposte concrete che spaziano dalla diplomazia energetica, cruciale per la cooperazione internazionale, all’equità energetica, garantendo l’accesso a risorse sostenibili per tutti, fino alla disparità regionale e alla localizzazione delle soluzioni, adattando gli approcci alle specificità territoriali.
La peculiare forza del forum risiede nella sua natura inclusiva.
La collaborazione tra giovani provenienti da contesti diversi ha permesso di forgiare proposte condivise, frutto di un confronto diretto e di un’analisi comparata delle esperienze locali.
Un contributo particolarmente stimolante è emerso dai giovani dell’area del Mediterraneo, testimoni diretti delle sfide e delle opportunità legate alla transizione energetica in un contesto geopolitico in rapida evoluzione.
La Sicilia, scelta come sede dell’evento – città che ospiterà i Giovani 2025 – assume un significato simbolico, in quanto ponte geografico e culturale tra Europa e Africa, un crocevia storico di scambi e innovazione.
L’approccio “From potential to skills”, titolo emblematico del forum, sottolinea la volontà di trasformare le idee in progetti attuabili, capaci di generare un impatto reale.
Giulia Genuardi, direttore generale della Fondazione Enel, ha evidenziato come i giovani portino con sé non solo una visione inedita, ma anche competenze nuove, essenziali per plasmare il presente e, soprattutto, il futuro del settore energetico.
Questa visione implica un cambio di paradigma, dove la sostenibilità non è più un optional, ma un imperativo categorico, e dove la collaborazione e l’innovazione sono le chiavi per affrontare le sfide globali e costruire un futuro energetico equo, accessibile e resiliente per tutti.
Il forum rappresenta quindi un seme di speranza, un invito all’azione per le nuove generazioni e un potente segnale per i decisori politici e i leader del settore energetico.






