La Calabria e la Sicilia saranno protagonisti di un cambiamento epocale, in quanto partiranno entro l’estate i cantieri per la costruzione del Ponte sullo Stretto, trasformando radicalmente il volto geografico e economico della regione. Secondo le proiezioni dei tecnici, il cantiere non si chiuderà entro pochi mesi, ma anzi avrà una durata di almeno sette anni. Questa innovativa opera stradale e ferroviaria rappresenta un passaggio fondamentale per la nazione italiana.Il ministro delle Infrastrutture e trasporti e vicepremier, Matteo Salvini, ha espresso il suo entusiasmo e convinzione sul progetto. In occasione della sua visita a Lamezia Terme, si è soffermato sull’importanza dell’introduzione dell’alta velocità ferrovia in direzione di Reggio Calabria. Senza questa infrastruttura moderna – ha evidenziato Salvini -, il ponte non avrebbe senso.Nonostante le iniziali opposizioni e i malintenzionati, è necessario ricordare che la democrazia permette agli individui di esprimere liberamente le proprie opinioni. Tuttavia, ci sono alcuni che mostrano un atteggiamento diffidente nei confronti delle infrastrutture pubbliche come il ponte sullo Stretto o l’alta velocità ferrovia e non si avvicinano mai ai progetti modernizzatori in generale.Il cambio climatico, i fenomeni atmosferici estremi e la continua evoluzione della società fanno sì che questi progetti moderni diventino sempre più necessari. È giunto il momento di mettere da parte le resistenze ideologiche ed esaminare i vantaggi concreti del progetto. Il ponte sullo Stretto, infatti, sarà in grado non solo di migliorare la vita quotidiana delle persone della Calabria e della Sicilia – riducendo notevolmente i tempi di percorrenza e aumentando le opportunità lavorative -, ma rappresenterà anche un importante passo avanti nella storia dell’Italia, che si inserirà positivamente nel contesto europeo.
Il Ponte sullo Stretto: il progetto storico per la Calabria e la Sicilia
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