La complessa vicenda dell’ex stabilimento Blutec di Termini Imerese ha visto un nuovo, significativo capitolo con l’incontro tra l’Assessore Regionale alle Attività Produttive, Edy Tamajo, e i vertici del Gruppo Pelligra, in presenza di rappresentanti sindacali, amministratori comunali e i commissari ad hoc incaricati di supervisionare la riqualificazione del sito.
L’incontro, di carattere tecnico-programmatico, ha visto la presentazione di una dettagliata relazione illustrativa che proietta una luce più definita sullo stato attuale dell’area industriale, notoriamente segnata da una storia travagliata e da ingenti perdite occupazionali.
Il documento consegnato offre un’analisi approfondita delle criticità infrastrutturali e logistiche, ma soprattutto delinea le intenzioni concrete del Gruppo Pelligra, attore industriale che si è assunto l’impegno di rilancio del sito.
Un aspetto cruciale emerso durante la discussione è la volontà di sfruttare appieno le potenzialità del porto di Termini Imerese come fulcro strategico per la logistica, integrando così le attività produttive con le reti di trasporto regionali e nazionali.
Questa scelta non è meramente operativa, ma riflette una visione integrata che mira a creare un sistema economico locale più robusto e competitivo.
L’impegno del Gruppo Pelligra non si limita alla sola riattivazione produttiva, ma include anche un’analisi puntuale della catena del valore, con l’obiettivo di creare nuove opportunità di lavoro qualificate e di favorire l’indotto locale.
Il piano industriale, richiesto con urgenza dal governo nazionale e supervisionato dai commissari, rappresenta il cardine di questo processo di trasformazione.
Esso dovrà fornire indicazioni precise sugli investimenti previsti, i tempi di realizzazione, la tipologia di produzione e, soprattutto, l’impatto occupazionale atteso.
La sua approvazione costituirà il passaggio cruciale per sbloccare finanziamenti e garantire la sostenibilità del progetto nel lungo periodo.
L’amministrazione regionale, guidata dal governo Schifani, ha ribadito il proprio monitoraggio costante dell’iter, sottolineando l’importanza del dialogo aperto e costruttivo con tutti gli stakeholders coinvolti: sindacati, amministrazioni locali, rappresentanti dei lavoratori e, naturalmente, l’azienda Pelligra.
La riqualificazione dell’ex Blutec non è solo una questione economica, ma un imperativo sociale e politico, un’occasione per riscattare un territorio martoriato dalla crisi industriale e restituire dignità e prospettive di futuro alla comunità locale.
Il successo dell’iniziativa dipenderà dalla capacità di tutti gli attori coinvolti di lavorare sinergicamente, mettendo al centro l’interesse collettivo e la ricerca di soluzioni innovative e sostenibili.