lunedì 28 Luglio 2025
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Siccità in Sicilia: 21 milioni per impianti di dissalazione

Un investimento strategico di ventuno milioni di euro sigla una svolta cruciale per la gestione sostenibile delle risorse idriche in Sicilia, focalizzandosi sugli impianti di dissalazione di Gela, Porto Empedocle e Trapani.

Il decreto legge governativo, ufficializzato sulla Gazzetta Ufficiale, destina dieci milioni di euro per il 2025 e undici per il 2026, rispondendo a una pressante richiesta del governo regionale guidato da Renato Schifani e prefigurando l’imminente avvio delle operazioni degli impianti.
Questo finanziamento, definito dal Presidente Schifani come un “pilastro” per l’avvio e la gestione operativa degli impianti, mira a garantire una continuità di servizio essenziale per il 2025 e il 2026, mitigando l’impatto della cronica siccità che affligge il territorio.
L’iniziativa, frutto di una collaborazione sinergica tra il governo nazionale, l’esecutivo regionale e il commissario straordinario per l’emergenza idrica, Nicola Dell’Acqua, rappresenta una risposta concreta a una problematica complessa, radicata in decenni di sottostima delle infrastrutture idriche e aggravata dagli effetti sempre più marcati del cambiamento climatico.

L’implementazione di questi impianti di dissalazione, ormai in fase avanzata di completamento, non è solo una soluzione emergenziale, ma un investimento nel futuro della Sicilia.
La produzione garantita dagli impianti, stimata inizialmente a 300 litri al secondo, con un potenziale di crescita fino a 500 litri al secondo a regime, si configura come una risorsa vitale.

Questa quantità di acqua potenziale non solo soddisferebbe il fabbisogno idrico diretto di una popolazione di oltre 200.
000 abitanti, ma, integrata con le risorse esistenti, contribuirebbe significativamente a irrigare e rifornire una comunità più ampia, stimata in oltre 800.
000 persone.
Nicola Dell’Acqua, Commissario Nazionale per l’emergenza idrica, sottolinea come questo stanziamento rappresenti un passo fondamentale nella lotta alla crisi idrica, evidenziando la necessità di una visione strategica e coordinata.

L’intervento, al di là del mero investimento finanziario, sottolinea l’importanza della cooperazione istituzionale per affrontare le sfide ambientali complesse, promuovendo una gestione più efficiente e resiliente delle risorse idriche, e aprendo la strada a soluzioni innovative per il futuro sostenibile della Sicilia.
L’episodio può essere visto come un modello di governance per affrontare emergenze ambientali su scala nazionale, incentivando la condivisione di competenze e risorse tra diversi livelli istituzionali.

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