venerdì 19 Settembre 2025
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Barbagallo lascia l’Agricoltura: una svolta per la Regione Sicilia.

L’imprevisto congedo di Salvatore Barbagallo dalla carica di Assessore Regionale all’Agricoltura segna una fase di transizione per l’amministrazione guidata dal Presidente Renato Schifani.
L’atto formale delle dimissioni, con decorrenza a partire dalla prossima settimana, è stato comunicato ufficialmente e apre ora una finestra sulle dinamiche interne che hanno condotto a questa decisione, le cui motivazioni restano ad oggi circoscritte a questioni di carattere personale.

Il Presidente Schifani, durante un incontro tenutosi presso Palazzo d’Orléans, ha espresso pubblicamente la propria riconoscenza verso l’ex Assessore, sottolineando non solo l’impegno profuso durante il suo mandato, ma anche la competenza e la professionalità con cui Barbagallo ha gestito un comparto strategico per l’economia regionale.

L’agricoltura, in Sicilia, incide profondamente sul tessuto sociale, economico e ambientale, e l’Assessore, in questi anni, ha dovuto navigare tra sfide complesse: dalla gestione delle risorse idriche, sempre più pressate dai cambiamenti climatici, al sostegno delle filiere agroalimentari, con particolare attenzione alla valorizzazione dei prodotti tipici e alla loro commercializzazione in un mercato globale sempre più competitivo.

L’addio di Barbagallo giunge in un momento delicato, laddove le politiche agricole regionali si confrontano con l’implementazione del Piano Strategico PAC (Politica Agricola Comune) 2023-2027, un’occasione cruciale per modernizzare il settore primario, incentivare l’agricoltura sostenibile e migliorare la resilienza delle aziende agricole di fronte agli eventi atmosferici estremi.
L’assessore, durante il suo periodo in carica, aveva intrapreso un percorso di dialogo con le organizzazioni di categoria e con gli operatori del settore, cercando di costruire un rapporto di collaborazione e di fiducia, fondamentale per affrontare le difficoltà e per cogliere le opportunità offerte dalla nuova programmazione europea.

La sua esperienza, purtroppo, si interrompe prima di poter vedere concretamente i risultati di tali iniziative.
L’uscita di scena di un elemento così rilevante pone ora la Regione di fronte alla necessità di individuare un successore in grado di raccogliere la sua eredità, proseguendo il lavoro intrapreso e garantendo la continuità delle politiche agricole.
La scelta del nuovo Assessore sarà cruciale per il futuro del settore, e richiederà un’attenta valutazione delle competenze, della visione strategica e della capacità di dialogo con tutti gli attori coinvolti.

Il Presidente Schifani si troverà a dover bilanciare l’urgenza di colmare il vuoto lasciato da Barbagallo con la necessità di individuare una figura in grado di incarnare i valori e gli obiettivi dell’amministrazione regionale in materia di agricoltura.

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