La manovra finanziaria siciliana, concepita come un propulsore per l’economia e l’occupazione, sta prendendo forma attraverso un iter parlamentare complesso e articolato all’Assemblea Regionale Siciliana (ARS).
Finora, i primi tre capitoli della legge di bilancio, stimati in un valore complessivo di circa 220 milioni di euro, hanno ricevuto l’approvazione, delineando un primo nucleo di interventi mirati a supportare il tessuto imprenditoriale e a favorire la creazione di posti di lavoro.
Il Presidente della Regione, Renato Schifani, ha espresso la sua convinzione che queste disposizioni costituiscano il fulcro centrale della manovra, un elemento cardine per il rilancio economico.
Nonostante l’auspicata stabilità, l’elaborazione del provvedimento ha visto un contributo significativo da parte delle opposizioni, che hanno proposto emendamenti integrativi che, dopo un’attenta valutazione, sono stati integrati nel testo governativo, testimoniando un tentativo di dialogo e condivisione nel processo decisionale.
Tuttavia, il percorso legislativo si sta rivelando più travagliato del previsto.
Il ritmo dei lavori parlamentari è lento, appesantito da incertezze che richiedono continue operazioni di mediazione.
L’ingrossamento del testo, originariamente composto da 28 articoli e poi espanso a ben 134, riflette la complessità delle tematiche affrontate e l’inserimento di numerose norme ordinamentali che necessitano di un’attenta disamina.
La questione di un possibile “stralcio” di alcune disposizioni, al fine di alleggerire il disegno di legge e accelerare la discussione in aula, rimane aperta e oggetto di valutazioni strategiche.
Di fronte al rischio di una paralisi procedurale e alla possibilità di un ricorso eccessivo al voto segreto – meccanismo che complicherebbe ulteriormente l’iter – il Presidente dell’ARS, Gaetano Galvagno, ha adottato una mossa tattica: l’accantonamento dei quattro articoli successivi a quelli già approvati.
Questa decisione, sebbene temporanea, mira a decongestionare il flusso di lavoro e a consentire una riflessione più approfondita sulle disposizioni ancora in discussione, senza compromettere la prosecuzione dei lavori.
La seduta parlamentare continua, con l’obiettivo di trasformare le ambizioni di una manovra finanziaria in realtà concreta per la Sicilia.






