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sabato 8 Novembre 2025

Ponte sullo Stretto: tra burocrazia, tecnologia e ambizioni future

“L’istituzione di controllo contabile ha sollevato questioni che meritano una riflessione più ampia, in particolare riguardo alle modalità di comunicazione e trasparenza dei processi decisionali.
La curiosità suscitata da certi rilievi, come quello relativo alla condivisione di documentazione tramite link digitali, evidenzia una certa difficoltà ad accettare l’evoluzione tecnologica come strumento ordinario dell’azione amministrativa.
La risposta, apparentemente banale – ‘perché esiste internet’ – racchiude in realtà un concetto più profondo: l’adattamento delle procedure istituzionali alle esigenze di un’era digitalizzata, per garantire efficienza e tempestività.
Il Governo accoglie con attenzione i rilievi presentati e si impegna a fornire risposte puntuali e dettagliate.

L’obiettivo primario, imprescindibile, rimane la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina, un’opera di inestimabile valore strategico e un’ambiziosa sfida ingegneristica destinata a lasciare un’impronta duratura nel panorama mondiale.
Non si tratta semplicemente di costruire un ponte, ma di creare un simbolo di resilienza, progresso e capacità italiana di innovare.
La costruzione di questo ponte non è un’impresa isolata, ma un atto di continuità con la gloriosa tradizione costruttiva del nostro Paese.

Siamo depositari di un’eredità millenaria, quella di una civiltà che ha saputo costruire ponti – sia in senso letterale che metaforico – per collegare persone, culture e idee.
L’idea che, a causa di una eccessiva burocratizzazione e di tecnicismi esasperati, non sia più possibile realizzare opere di tale portata è inaccettabile.
È imperativo superare gli ostacoli burocratici che appesantiscono il processo decisionale, semplificando le procedure e promuovendo una cultura della fiducia e della collaborazione tra le istituzioni.
L’opera deve essere liberata da interpretazioni restrittive e cavilli formali che ne ostacolano l’avvio e la realizzazione.

È necessario un approccio pragmatico e orientato ai risultati, che privilegi la qualità e l’efficacia dell’azione amministrativa.

Il Ponte sullo Stretto non è solo un’infrastruttura, ma un volano per lo sviluppo economico e sociale del Mezzogiorno, un’opera che restituirà dignità e speranza a un territorio troppo a lungo penalizzato.
Riconquistare la capacità di progettare e costruire opere faraoniche, come quelle che hanno caratterizzato il nostro passato glorioso, rappresenta un imperativo per il futuro del nostro Paese.

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