Durante un recente incontro con la stampa a Galati Mamertino, in occasione del festival del giornalismo enogastronomico, il Presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha offerto spunti di riflessione che vanno al di là delle semplici dichiarazioni di circostanza, rivelando una visione pragmatica e una profonda attenzione alle dinamiche socio-economiche che plasmano il futuro della sua terra.
Il soprannome “Diesel,” come confermato da un medico, incarna, a suo dire, una resilienza e una costanza che lo accompagnano nel suo percorso.
Un’analogia che risuona con l’impegno quotidiano richiesto dalla gestione di una regione complessa come la Sicilia.
La stanchezza, pur presente, non lo frena, alimentato dalla volontà di perseguire obiettivi e superare ostacoli, come un motore diesel che continua a funzionare con tenacia.
La discussione si è poi concentrata sugli intricati lavori dell’Assemblea Regionale Siciliana (ARS) relativi alla manovra quater, in particolare sulla norma “South Working” che ha suscitato polemiche e, infine, è stata respinta.
Schifani ha espresso un rammarico palpabile per questo esito, sottolineando che l’ostracismo a questa misura rappresenta un affronto ai giovani siciliani.
La norma, concepita come strumento di ripresa e sviluppo, mirava a facilitare il ritorno dei giovani nel tessuto socio-economico della regione, incentivando le aziende a offrire opportunità di lavoro da remoto.
L’obiettivo era duplice: frenare il fenomeno dello “svuotamento” dei territori interni, dove spesso le opportunità sono limitate, e valorizzare il potenziale umano dei giovani siciliani, offrendo loro la possibilità di costruire il proprio futuro nella propria terra.
La prospettiva del lavoro agile, inoltre, avrebbe contribuito a modernizzare il sistema produttivo siciliano, rendendolo più competitivo e attrattivo per gli investimenti.
La bocciatura di “South Working” non è stata percepita solo come una sconfitta politica, ma come una potenziale frattura tra la classe dirigente e le nuove generazioni.
Il rischio, evidenziato dal Presidente, è quello di alimentare un senso di disillusione e distacco dalla politica, spingendo i cittadini a percepire le istituzioni come incapaci di rispondere alle loro esigenze.
Schifani ha annunciato con fermezza che la norma sarà riproposta, confidando in un esito più favorevole.
Ha inoltre espresso il desiderio di tornare sull’argomento, sottolineando il valore intrinseco della misura e il potenziale che essa racchiude per il futuro della Sicilia.
La speranza è quella di poter finalmente avviare la sperimentazione prevista, con l’obiettivo di costruire una politica più vicina alle reali aspirazioni dei giovani e orientata alla crescita sostenibile della regione.






