Sicilia: Cuffaro out, Schifani difende la ripresa economica.

La recente decisione di allontanare il partito di Totò Cuffaro dall’organico esecutivo rappresenta un punto di snodo, un atto conseguente a complesse indagini in corso, come ha dichiarato il Presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, durante il convegno dedicato al rinnovamento del sistema scolastico e all’impatto culturale, tenutosi presso il Museo Riso di Palermo.
Questo evento si pone in un contesto più ampio, quello dell’inchiesta che coinvolge l’ex governatore, e solleva interrogativi cruciali sull’intreccio tra politica, giustizia e futuro della regione.
Tuttavia, Schifani ha subito voluto sottolineare la solidità della traiettoria di sviluppo siciliana, ancorata a risultati economici tangibili.
La recente conferma da parte di Confartigianato, che evidenzia un picco occupazionale senza precedenti, unitamente al miglioramento del rating assegnato da Moody’s, testimoniano la resilienza e la capacità di crescita della regione.
Questi dati, definiti “concreti e non teorici”, delineano uno scenario di prosperità che contrasta con le ombre gettate dalle vicende giudiziarie.
L’aumento dell’occupazione, strettamente legato alla disponibilità di liquidità, è un elemento chiave di questa ripresa.

Il Presidente ha riconosciuto le difficoltà intrinseche alla gestione di un governo, paragonandole a “portare una croce”, ma ha ribadito l’impegno a perseguire gli interessi dei siciliani, con l’obiettivo primario di contrastare l’emigrazione giovanile.
In questo senso, la misura relativa al “South working”, inserita nel bilancio finanziario, assume un’importanza strategica.

L’investimento di 200 milioni di euro destinati alla decontribuzione, insieme all’incremento dell’erogazione di liquidità da parte di Irfis a sostegno delle imprese, rappresenta un impegno concreto verso la creazione di opportunità e la crescita economica sostenibile.

Schifani ha espresso rammarico per il fatto che il percorso di crescita, innegabilmente significativo, possa essere offuscato dalle vicende giudiziarie in corso.

Tuttavia, ha sottolineato il dovere verso i cittadini siciliani di perseverare nel proprio compito, trasformando questa sfida in un’opportunità per dimostrare la capacità di operare con determinazione e trasparenza, isolando il singolo evento dal benessere collettivo.
La vera sfida, quindi, non è solo superare le difficoltà immediate, ma costruire un futuro in cui la crescita economica e la legalità possano coesistere, rafforzando l’identità e la fiducia nella Sicilia del domani.
Il suo impegno, in sostanza, è quello di garantire che il giudizio della storia non sia compromesso da oscurità contingenti, ma rifletta la capacità di una comunità intera di guardare avanti con coraggio e speranza.

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