Con un atto amministrativo mirato a salvaguardare l’ordine pubblico, il prefetto di Catanzaro, Castrese De Rosa, ha imposto un severo divieto di vendita dei biglietti per l’imminente partita di Serie B tra il Catanzaro e la formazione siciliana, in programma domenica 25 ottobre.
La decisione, assunta in seguito a un’attenta valutazione operata dal Comitato per l’Analisi della Sicurezza delle Manifestazioni Sportive e su indicazione del questore, Giuseppe Linares, risponde alla necessità di prevenire potenziali disordini e garantire la sicurezza di tutti i partecipanti e della cittadinanza.
La decisione non è un atto isolato, ma il culmine di una serie di valutazioni che hanno messo in luce una preesistente e significativa pericolosità legata al confronto tra le due compagini calcistiche.
L’accesa rivalità, alimentata da precedenti episodi di alterco e intemperanze, ha generato un quadro di rischio che impone misure restrittive.
La storia recente ha visto la manifestazione di tensioni durante le trasferte reciproche delle squadre, con conseguenze negative per l’incolumità e la tranquillità pubblica.
Il prefetto De Rosa ha esplicitamente dichiarato che l’adozione di tale provvedimento si rivela inevitabile alla luce di tali circostanze.
L’obiettivo primario è evitare la reiterazione di scenari violenti che in passato hanno macchiato l’immagine del calcio e compromesso la sicurezza delle persone.
La speranza è che queste limitazioni, sebbene impopolari, possano fungere da deterrente, contribuendo a un cambiamento di mentalità e incentivando un comportamento più responsabile da parte dei tifosi.
La misura, pur necessaria, sottolinea una problematica più ampia: la gestione della passione calcistica e la prevenzione della violenza negli stadi.
La partita non dovrebbe essere percepita come un terreno di scontro o un’occasione per alimentare rancori preesistenti, ma come un momento di aggregazione e svago sano.
Le autorità si impegnano a monitorare attentamente la situazione e a valutare la possibilità di adottare misure meno restrittive in futuro, a condizione che si verifichi un effettivo miglioramento nel comportamento dei tifosi e un impegno concreto nella promozione di una cultura sportiva basata sul rispetto e sulla fair play.
L’auspicio è che questa circostanza possa stimolare una riflessione collettiva e favorire un cambiamento di rotta verso un modello più sostenibile e pacifico di tifo.








