L’attesa si è concretizzata in un’esplosione di gioia e orgoglio: la fiamma olimpica dei Giochi Invernali di Milano Cortina 2026 ha illuminato la città metropolitana di Catania, interrompendo un digiuno di ben 65 anni, un ricordo sbiadito all’epoca delle Olimpiadi di Roma del 1960.
L’evento, carico di significato storico e simbolico, ha risvegliato un sentimento di appartenenza e un’emozione collettiva che ha permeato l’aria etnea.
Il percorso, meticolosamente pianificato, si è articolato in due momenti distinti.
La prima tappa, un omaggio alle radici profonde del territorio, ha visto la fiamma transitare da Nicolosi, porta d’accesso al maestoso vulcano Etna.
Questo luogo, crocevia di tradizioni montane millenarie e scrigno di biodiversità, è riconosciuto dall’UNESCO come Patrimonio Mondiale, un monito alla preservazione di un ecosistema unico al mondo.
Successivamente, la fiamma ha intrapreso un percorso urbano, un trionfo di colori, musica e entusiasmo.
Il corteo, lungo dieci chilometri, ha attraversato il cuore pulsante di Catania, lasciando un’impronta luminosa sui luoghi simbolo della città.
Un particolare omaggio è stato dedicato allo storico stabilimento Sibeg, testimone di un’epoca industriale e di un legame profondo con la comunità locale.
A dare il via alla staffetta, la tedofora Roberta Zitarosa, giovane ingegnere informatico, portavoce di una generazione dinamica e proiettata verso il futuro.
A lei si sono uniti nomi che rappresentano l’eccellenza sportiva siciliana e l’orgoglio nazionale.
Simone Myriam Fatime Sylla, stella indiscussa della pallavolo mondiale, nata a Palermo da genitori ivoriani, incarna l’integrazione e la forza di volontà.
Carmelo Musumeci, capitano della Meta Catania, e Salvatore Cavallaro, pugile di talento, hanno portato con sé la passione e la determinazione che contraddistinguono lo sport di squadra e individuale.
Tania Di Mauro, campionessa olimpica e leader dell’Ekipe Orizzonte, squadra di pallanuoto femminile acclamata a livello internazionale, ha rappresentato l’eleganza e la grinta dello sport di alto livello.
Il Coni regionale ha voluto celebrare l’evento coinvolgendo un ampio panorama di atleti siciliani, tra cui Orazio Arancio, ex nazionale di rugby, Mino Ferro, medagliato olimpico nella spada, Anita Pistone, ex atleta, Mattia Melluzzo, velocista emergente, e Francesco Scuderi, ex velocista, a testimonianza del ricco patrimonio sportivo dell’isola.
Il giorno seguente, la fiamma ha continuato il suo viaggio, lasciando Catania per abbracciare altre città della costa orientale siciliana.
Da Acireale a Giarre, da Riposto a Taormina, scrigno di bellezza naturale che unisce il maestoso Etna e le acque cristalline dello Ionio, fino a Messina, la “Porta della Sicilia”, la fiamma ha acceso l’entusiasmo dei cittadini, prima di imbarcarsi per Villa San Giovanni, dove ha salutato le coste calabresi, aprendo una nuova, emozionante tappa del suo percorso verso le Alpi.
L’evento non è stato solo un passaggio di testimone, ma un’occasione per celebrare l’identità siciliana, la passione per lo sport e lo spirito di accoglienza di un’isola che guarda al futuro con ottimismo e speranza.






