Il provvedimento restrittivo disposto dal Prefetto di Potenza, Michele Campanaro, che vieta la vendita di tagliandi per la partita Picerno-Siracusa, valida per il girone C di Serie C, rivela una situazione di marcata tensione e potenziali rischi per l’ordine pubblico.
La misura, lungi dall’essere una decisione arbitraria, si configura come un atto amministrativo mirato a prevenire disordini e garantire la sicurezza nell’area dello stadio e nelle zone limitrofe.
Il divieto, esteso a tutti i residenti nella provincia di Siracusa, si radica in un contesto di profonda rivalità tra le due comunità di tifosi, una dinamica che ha sedimentato una spirale di episodi critici negli ultimi mesi.
L’episodio del 21 aprile 2024, con gli scontri avvenuti al porto di Messina al rientro dalle rispettive trasferte, rappresenta un punto di non ritorno, un’ulteriore escalation nella preesistente conflittualità.
L’alterco, caratterizzato da violenze e gesti provocatori, ha acuito le tensioni e alimentato un clima di ostilità palpabile.
La decisione del Prefetto non è un evento isolato.
Precedentemente, la tifoseria del Potenza era stata esclusa dall’accesso alla partita giocata a Siracusa il 24 settembre, un segnale chiaro della crescente preoccupazione delle autorità.
Questo precedente, unitamente agli eventi più recenti, ha reso improrogabile l’adozione di misure più drastiche per la partita di Potenza.
La complessità della situazione è ulteriormente amplificata dalla vicinanza geografica tra Picerno, sede della partita, e la provincia di Siracusa, che facilita il potenziale afflusso di tifosi non autorizzati, aumentando il rischio di alterazioni dell’ordine pubblico.
Il provvedimento si inserisce, quindi, in un quadro più ampio di monitoraggio e gestione del fenomeno delle tifoserie, un tema di crescente rilevanza per le forze dell’ordine e le istituzioni.
L’obiettivo primario rimane la tutela della sicurezza dei cittadini e la salvaguardia dell’ordine pubblico, bilanciando il diritto dei tifosi ad assistere alle partite con la necessità di prevenire comportamenti violenti e illegali.
La decisione, seppur restrittiva, si configura come un atto responsabile volto a tutelare la serenità della collettività.
Il Prefetto ha, inoltre, delegato alle forze dell’ordine il compito di garantire l’applicazione rigorosa del provvedimento, vigilando sul rispetto delle prescrizioni e assicurando un’adeguata copertura del territorio.






