Pasquetta 2023: la Foire de la Pâquerette conquista il cuore di Courmayeur con arte, musica e sostenibilità

La 27esima edizione della Foire de la Pâquerette ha finalmente conquistato il cuore dei visitatori di Courmayeur in occasione di Pasquetta, un momento di riposo e ricarica dopo le fatiche della settimana lavorativa. Il festival è stato animato da una serie di bancarelle disposte strategicamente nelle vie del centro storico, dove gli artigiani locali hanno esposto con orgoglio i loro prodotti più raffinati: sculture in legno accuratamente intagliate, vimini e ferro battuto sono stati alcuni dei tesori che si sono presentati ai visitatori.La cerimonia d’apertura è stata accompagnata dalla banda musicale locale, che ha interpretato un repertorio di musica folk tradizionale valdostana, mentre la rappresentanza del gruppo folcloristico Les Badochys ha offerto una serie di danze tipiche del territorio. Le autorità locali hanno accolto ufficialmente la manifestazione con la loro presenza, sottolineando l’importanza dell’iniziativa per la promozione del folklore e dell’arte artigianale nella valle.Il pomeriggio è stato riservato alla musica dal vivo, con lo Smallable Ensemble che ha animato il Jardin de l’Ange con un repertorio di musiche jazz e world. Gli spettatori hanno potuto godere della bellezza dell’ambiente naturale circondante, mentre i musicisti si sono esibiti in un contesto unico e suggestivo.La Foire de la Pâquerette ha anche offerto l’opportunità di scoprire nuovi prodotti realizzati con materiali locali e sostenibili. Nella centrale piazza Brocherel è stato allestito un esposizione dedicata al progetto SofaWood, ideato dal valdostano Eric Grange. Il progetto unisce estetica, sostenibilità e identità alpina, creando una nuova linea di sedute pensate per offrire momenti di pausa e contemplazione ai visitatori dei punti panoramici della città.Il falegname ha spiegato che voleva “creare qualcosa che parlasse del territorio con materiali autoctoni, ma anche che invitasse alla sosta, al racconto, alla condivisione”. I risultati sono stati incredibili: le sedute realizzate con larice locale hanno catturato l’immaginazione dei visitatori e hanno offerto una nuova prospettiva sulla relazione tra l’uomo e la natura.

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