I penalisti si uniscono ai magistrati nella difesa dell’autonomia e dell’indipendenza della funzione giudiziaria, in risposta alle critiche politiche scaturite dalla decisione della Cassazione sui risarcimenti per i migranti della nave Diciotti. L’Unione delle Camere Penali sottolinea l’importanza di garantire e proteggere questi principi costituzionali nell’esercizio quotidiano della giurisdizione, evidenziando che il confronto democratico deve essere basato su critiche costruttive anziché su attacchi verbali che minano l’integrità della giustizia.I penalisti denunciano la pesantezza degli attacchi subiti e ribadiscono l’importanza di rispettare il ruolo del giudice indipendentemente dall’accettazione o meno delle sue decisioni. Il segretario dell’Ucpi, Rinaldo Romanelli, afferma con fermezza che la funzione del giudice rappresenta un pilastro fondamentale del sistema democratico, sottolineando la necessità di difenderne l’autorità e l’imparzialità.In un contesto in cui le tensioni tra politica e magistratura sono sempre più evidenti, i penalisti si schierano a difesa dei valori fondamentali della giustizia e dell’equità, ricordando che il rispetto per le istituzioni giudiziarie è essenziale per il corretto funzionamento dello Stato di diritto.
Penalisti e magistrati uniti per difendere autonomia e indipendenza giudiziaria
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