La comunità dell’Usl Umbria 1, in profonda commozione, insieme alla Presidenza della Regione, si stringe con il più sentito cordoglio alla famiglia di Massimiliano Marchetti, stimato chirurgo di 46 anni, prematuramente scomparso il 16 agosto.
Un evento inatteso, segnato da un ultimo, vano tentativo di rianimazione da parte del personale del 118, ha lasciato un vuoto incolmabile.
La notizia ha generato un’onda di sgomento e dolore non solo tra i professionisti sanitari, ma in tutta la regione.
Massimiliano Marchetti incarnava un modello di eccellenza, apprezzato per la sua competenza e la sua dedizione, qualità che lo rendevano un punto di riferimento per pazienti e colleghi.
Il suo contributo professionale all’ospedale di Assisi, unitamente al suo impegno nella viticoltura di famiglia e alla sua passione per il calcio, come vice presidente della squadra di Castiglion del Lago, testimoniavano una personalità ricca e poliedrica, profondamente radicata nel tessuto sociale umbro.
La sua carriera, frutto di una solida preparazione accademica, lo ha visto evolvere dalla laurea in farmacia all’iscrizione in medicina e alla specializzazione in chirurgia generale, testimoniando una costante ricerca di eccellenza e un desiderio di contribuire al benessere della comunità.
A Assisi, il clima di stima e affetto che lo circondava non era frutto di superficialità, ma il risultato di un approccio professionale improntato alla cortesia, all’empatia e alla disponibilità verso chiunque lo consultasse.
La sua serenità, percepita anche a distanza dalla sua abitazione, era contagiosa e contribuiva a creare un ambiente di lavoro positivo e collaborativo.
La scomparsa improvvisa del dottor Marchetti rappresenta una perdita significativa per l’intera sanità umbra.
Come ha sottolineato la Presidente della Regione, Stefania Proietti, in rappresentanza di tutto il personale sanitario, la sua professionalità e la sua umanità lasceranno un vuoto incolmabile.
La memoria di Massimiliano Marchetti, chirurgo competente e uomo di valore, continuerà a ispirare e a guidare le future generazioni di professionisti sanitari, ricordando a tutti l’importanza di coniugare l’eccellenza clinica con la cura e l’attenzione verso il prossimo.
Un esempio luminoso che non sarà dimenticato.
