Agricoltura a Scuola: Assoenologi per un Ritorno alle Origini

L’introduzione sistematica dell’agricoltura nel curriculum scolastico primario rappresenta una proposta strategica che Assoenologi intende formalizzare nei confronti dei Ministeri dell’Istruzione e dell’Agricoltura, guidata dal presidente Riccardo Cotarella.
L’iniziativa mira a ristabilire un legame perduto tra le nuove generazioni e il mondo primario, un rapporto di conoscenza e rispetto per la terra che, troppo spesso, è compromesso dalla distanza culturale e urbana.
La disconnessione tra i giovani e le origini del cibo, dei materiali e delle tradizioni rurali si manifesta in una carenza di consapevolezza riguardo ai cicli naturali, alla biodiversità e al valore intrinseco del paesaggio agrario.
Questa mancanza di conoscenza non è solo un deficit educativo, ma un fattore che contribuisce a un allontanamento dalle radici culturali e a un consumo meno informato e responsabile.

L’obiettivo non è semplicemente insegnare tecniche di coltivazione, ma fornire una comprensione olistica del sistema agroalimentare, dalla genetica delle piante alla gestione sostenibile del suolo, dall’impatto ambientale alle implicazioni socio-economiche delle scelte agricole.
L’agricoltura, intesa come disciplina interdisciplinare, può fornire spunti di riflessione su temi cruciali come il cambiamento climatico, la sicurezza alimentare, la tutela del patrimonio culturale e la promozione di stili di vita più sani e consapevoli.
Questa iniziativa si inserisce in un quadro più ampio di rilancio della cultura vitivinicola e agricola italiana, sollecitata da un trend preoccupante: la diminuzione dei consumi di vino, sintomo di un cambiamento nelle abitudini e nelle percezioni.
La sfida è agire con decisione, non limitandosi a strategie promozionali superficiali, ma promuovendo una vera e propria educazione al gusto, alla qualità e alla storia del vino.
A tal fine, è in programma un evento a Firenze, dedicato ai giovani adulti, che vedrà il coinvolgimento di esperti di scienze della salute, professionisti del marketing e un confronto istituzionale mirato.

L’obiettivo è creare un dialogo costruttivo che stimoli la consapevolezza e incoraggi scelte di consumo più informate.

Il bilancio del 2025, nonostante le sfide, rivela luci importanti a livello produttivo, con quantità equilibrate e una qualità spesso elevata, anche in aree colpite da eventi climatici avversi.
Tuttavia, l’attenzione si rivolge al futuro, focalizzandosi sulla necessità di creare un legame più solido tra produttori e consumatori.

Infine, un punto fermo: la discussione sui cosiddetti “vini naturali”.

Riccardo Cotarella, con chiarezza, nega la validità di questa definizione, sottolineando che il vino è un prodotto della viticoltura, un’arte che unisce la natura e l’intervento umano.
Qualsiasi altra denominazione è priva di fondamento tecnico.

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