Assisi si appresta a vivere un 4 ottobre di profonda risonanza, un evento che trascende la mera celebrazione religiosa per assumere il significato di un momento simbolico per l’intera nazione.
Quest’anno, la festa di San Francesco accoglie la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, testimoni di un’occasione intrisa di storia, fede e identità nazionale.
Il Sacro Convento, custode del messaggio francescano, si prepara ad accogliere una folta schiera di pellegrini e delegazioni istituzionali provenienti dall’Abruzzo, regione che, con gesto di profonda simbologia, offre l’olio pregiato che nutrirà la Lampada votiva dei Comuni d’Italia, un faro acceso sulla tomba del Santo.
Questo dono, più che un semplice atto di cortesia, rappresenta un legame spirituale e culturale tra due territori, un tributo al patrimonio comune di fede e valori.
La solenne celebrazione eucaristica, presieduta da Monsignor Camillo Cibotti, Vescovo di Isernia-Venafro e Trivento, e arricchita dalla presenza del Cardinale Ángel Fernández Artime, Legato Pontificio per le Basiliche Papali di Assisi, del Vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, Mons.
Domenico Sorrentino, e dei rappresentanti delle Famiglie Francescane, si svolgerà alle ore 10.00 nella Basilica Superiore, trasmessa in diretta su Rai1.
Il Sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, avrà il compito di accendere la Lampada votiva, gesto che incarna l’unità tra la Chiesa, le istituzioni civili e il popolo italiano.
Successivamente, alle ore 11.30, sempre in diretta televisiva, si svolgerà il momento dedicato ai messaggi istituzionali dalla loggia del Sacro Convento, preceduto dai saluti del Ministro Generale dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali, Fra Carlos Alberto Trovarelli, e del Ministro della Cultura.
L’attesa è palpabile: si prevede la partecipazione di circa duemila pellegrini, un segno tangibile della forza del messaggio francescano che continua ad ispirare persone di ogni provenienza.
Quest’anno, la celebrazione si tinge di un significato ancora più profondo, in coincidenza con l’approvazione definitiva in Senato della legge che reintroduce il 4 ottobre come festa nazionale a partire dal 2026, dopo un’assenza di cinquant’anni.
Questa decisione, accolta con entusiasmo dalla Presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, riflette una convergenza politica che va oltre le divisioni partitiche, riconoscendo il valore universale della figura di San Francesco.
Il sostegno bipartisan a questa iniziativa sottolinea l’importanza del Santo come punto di riferimento per l’identità nazionale, un patrimonio immateriale che unisce gli italiani nella condivisione di valori di pace, umiltà, fraternità e amore per la creazione.
Come ha dichiarato la Presidente Meloni, San Francesco è una figura amata da tutto il popolo italiano, in cui ogni cittadino può riconoscersi, un esempio di virtù che continua ad illuminare il cammino della nazione.
L’evento si configura, dunque, non solo come una festa religiosa, ma come un’occasione per rafforzare il senso di appartenenza e di unità nazionale, ispirati all’eredità spirituale di San Francesco.