Il 14 giugno 2025, data simbolo della Giornata Mondiale del Donatore di Sangue, Assisi si veste di un colore vibrante: il rosso che illumina la facciata della chiesa superiore della Basilica di San Francesco. Un gesto luminoso, un inno alla vita che pulsa grazie alla generosità di chi dona, un’esortazione silenziosa a riflettere sul significato profondo del gesto altruistico.Il claim scelto da Avis nazionale, “Dona il sangue, dona il plasma. Insieme salviamo vite”, risuona come un monito e una promessa. In un’epoca segnata da conflitti latenti, disuguaglianze dilaganti e una crescente indifferenza verso il dolore altrui, l’atto del donare si configura come un’affermazione di speranza, un atto di resistenza contro la logica della sopraffazione e della violenza. Come comunità francescana, i frati minori di Assisi, attraverso le parole di fra Giulio Cesareo, direttore dell’Ufficio Comunicazione del Sacro Convento, esprimono la loro profonda gratitudine verso i donatori, individui che, quotidianamente, incarnano i valori di solidarietà e compassione che da secoli animano la città di San Francesco. Il gesto del donare, in questa prospettiva, trascende la mera azione medica: diventa un atto di amore fraterno, un ponte che unisce persone diverse, un seme di speranza piantato nel terreno arido dell’indifferenza.San Francesco, uomo di pace e di umiltà, comprese l’importanza fondamentale dell’incontro con l’altro, della condivisione delle proprie risorse, anche quelle più preziose come il sangue. La sua visione di un mondo basato sulla fratellanza universale trova, nel gesto del donatore, una sua concreta e tangibile espressione.L’illuminazione della Basilica non è solo un evento celebrativo, ma un’opportunità per riscoprire il senso profondo della responsabilità sociale, per promuovere una cultura della solidarietà e dell’altruismo, per educare le nuove generazioni al valore inestimabile della vita umana. È un invito a superare le barriere ideologiche, le divisioni sociali, le paure irrazionali, per abbracciare un futuro più giusto, più equo, più umano. Un futuro in cui la compassione, l’empatia e la condivisione siano i pilastri su cui costruire un mondo di pace e di fraternità, un mondo degno dell’eredità di San Francesco.
Assisi si illumina di rosso: un inno alla vita e alla donazione.
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