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mercoledì 12 Novembre 2025

Assoluzione totale per i vertici Gesenu: fine a un’inchiesta decennale.

Il lungo e intricato procedimento giudiziario che ha coinvolto la Gesenu, società consortile incaricata della gestione integrata dei rifiuti per 24 Comuni dell’Ambito Territoriale Integrato 2, si è concluso con un’assoluzione totale per tutti i dipendenti e dirigenti imputati.

La sentenza, emessa dal Tribunale di Perugia, pone fine a un’indagine avviata più di un decennio fa, focalizzata su presunte irregolarità nella gestione e smaltimento dei rifiuti.
Tra i protagonisti assolti figura l’ingegner Giuseppe Sassaroli, ex direttore operativo della Gesenu, prosciolto non solo dalle accuse relative alle sue funzioni all’interno della società, ma anche da quelle legate alla sua precedente esperienza nella società Trasimeno servizi ambientali.
L’inchiesta, che ha catalizzato l’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni locali, aveva originariamente contestato ai vari imputati una serie di reati gravissimi, che includevano l’ipotesi di associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti, l’inquinamento ambientale, e persino il disastro ambientale colposo.

Queste accuse, di natura eccezionale e potenzialmente di vasta portata, sollevavano interrogativi profondi sulla trasparenza e la legalità delle procedure di gestione dei rifiuti in un territorio sensibile come quello umbro.
La decisione del Tribunale, frutto di un’analisi approfondita di una montagna di documentazione e di un complesso iter istruttorio, rappresenta un punto di svolta.
Sebbene l’assoluzione non infici le possibili responsabilità a livello di procedure amministrative o di contabilità pubblica, esclude la sussistenza di un disegno criminale organizzato o di una condotta dolosa da parte degli individui coinvolti.

Il verdetto solleva, al contempo, interrogativi sulla validità delle accuse formulate e sulla correttezza delle indagini preliminari, suggerendo la necessità di una revisione dei criteri utilizzati per l’accertamento di reati ambientali di tale portata.

La vicenda, oltre al suo impatto diretto sui soggetti coinvolti, riflette una più ampia problematica: la crescente complessità della gestione dei rifiuti in un’ottica di sostenibilità ambientale e la necessità di rafforzare i controlli e la trasparenza in un settore cruciale per la tutela del territorio e della salute pubblica.
L’assoluzione, pertanto, invita a una riflessione più ampia sui modelli di governance ambientale e sulla necessità di bilanciare la tutela dell’ambiente con il rispetto dei diritti e della presunzione di innocenza dei singoli individui.

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