Un’operazione dei Carabinieri di San Gemini (Terni) ha portato alla denuncia di cinque persone, due donne italiane e tre uomini di origine africana, con un’età compresa tra i 26 e i 72 anni, residenti in diverse aree geografiche del Paese, per associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio di denaro, nell’ambito di un sofisticato schema di truffa sentimentale online. L’indagine, avviata a seguito della denuncia presentata da una donna anziana della provincia di Terni, ha rivelato un meccanismo complesso di estorsione emotiva e trasferimento di fondi illeciti.La vittima, una donna ultrasessantenne, era stata avvicinata su una piattaforma social nell’autunno del 2023 da un individuo che, attraverso messaggi elaborati e dichiarazioni di affetto, aveva instaurato un rapporto virtuale apparentemente solido. La progressiva manipolazione emotiva ha portato la donna a confidare nell’ipotetico innamorato, il quale ha abilmente orchestrato una serie di richieste finanziarie, inizialmente modeste, per poi incrementarsi esponenzialmente nel tempo. L’uomo, proiettando la promessa di una relazione duratura e di un futuro condiviso, ha sapientemente eluso ogni tentativo di incontro fisico, alimentando la speranza e la dipendenza emotiva della vittima.Le indagini hanno svelato che l’immagine utilizzata dal truffatore era stata estrapolata da internet, appartenendo a un soggetto ignaro dell’utilizzo fraudolento della propria identità, un elemento ricorrente in questo genere di crimini transnazionali. Il percorso del denaro versato dalla vittima, tracciato meticolosamente attraverso ricariche su carte prepagate, ha condotto i Carabinieri a identificare i presunti riciclatori. Questi individui, persone fisiche realmente esistenti, si sono rivelati complici nel meccanismo fraudolento, fungendo da intermediari per il trasferimento illecito dei fondi.L’analisi dei flussi finanziari ha documentato una concatenazione di transazioni volte a opacizzare l’origine illecita del denaro. I fondi, una volta caricati sulle carte prepagate, venivano immediatamente trasferiti su conti correnti situati in paesi esteri, con la trattenuta di una percentuale a titolo di compenso per i riciclatori. Questa somma veniva poi ulteriormente distribuita su altre carte prepagate e conti correnti intestati agli indagati, rendendo estremamente difficoltosa la ricostruzione del percorso originale del denaro.L’operazione dei Carabinieri non solo ha portato all’identificazione dei presunti riciclatori, alcuni dei quali con precedenti penali per reati analoghi, ma ha anche messo in luce la sofisticazione e l’organizzazione di queste truffe sentimentali online, che sfruttano la vulnerabilità emotiva delle vittime e coinvolgono una rete complessa di individui dislocati in diverse regioni d’Italia e all’estero. La denuncia per associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio di denaro sottolinea la gravità dei reati commessi e l’intenzione di perseguire con la massima severità i responsabili, al fine di contrastare questo fenomeno in crescente espansione e tutelare le potenziali vittime.
bottura e furto: truffa sentimentale
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