lunedì 15 Settembre 2025
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Cellulari a scuola: a Perugia consenso e riflessioni

La recente ordinanza che limita l’uso dei dispositivi mobili in aula, introdotta nelle scuole di Perugia, ha generato un consenso diffuso tra la comunità studentesca, pur non escludendo voci dissenzienti.
L’iniziativa, volta a promuovere un ambiente di apprendimento più focalizzato e interattivo, si è rivelata, almeno inizialmente, un terreno fertile per la condivisione di opinioni e riflessioni.

La percezione prevalente tra gli studenti sembra essere quella di una misura positiva, un segnale di cambiamento in grado di favorire una maggiore concentrazione durante le lezioni e un rapporto più diretto con i docenti.

Tuttavia, una minoranza di studenti sottolinea la potenziale utilità dei cellulari come strumenti didattici, a condizione che il loro impiego sia guidato da un utilizzo ponderato e integrato nelle attività proposte dai professori.
Questa prospettiva evidenzia la necessità di trovare un equilibrio tra la regolamentazione e la possibilità di sfruttare le potenzialità tecnologiche a disposizione.
L’introduzione della nuova norma ha visto la partecipazione attiva dei genitori, molti dei quali hanno accompagnato i propri figli nel primo giorno di scuola.
Il loro apprezzamento per la misura riflette una più ampia consapevolezza dell’importanza di ridurre le distrazioni e promuovere un ambiente scolastico più propizio all’apprendimento.
Diversi genitori hanno espresso una posizione di approvazione, riconoscendo che, sebbene i dispositivi mobili possano essere utili al di fuori dell’orario scolastico, la loro presenza in classe potrebbe compromettere la concentrazione e l’efficacia dell’insegnamento.

Nel contesto dell’Istituto Tecnico Economico Capitini, il preside Silvio Improta ha delineato le modalità di applicazione della nuova regola, precisando che i cellulari saranno custoditi direttamente dagli studenti.

Questa scelta, motivata da considerazioni logistiche legate alla gestione di un elevato numero di dispositivi, mira anche a responsabilizzare gli studenti, incentivandoli a sviluppare un senso di autonomia e disciplina.

Il preside riconosce le difficoltà iniziali che gli studenti potrebbero incontrare nell’abituarsi alla nuova regolamentazione, ma sottolinea la necessità di superarle per garantire un ambiente scolastico più favorevole all’apprendimento.
L’inizio dell’anno scolastico in Umbria è stato segnato da uno sciopero del trasporto pubblico locale, una circostanza che ha posto una sfida organizzativa per le scuole.

Nonostante questo, la garanzia di un servizio minimo, attivo dalle 6 alle 9, ha permesso agli studenti di raggiungere le proprie istituzioni scolastiche senza subire disagi significativi, contribuendo a un avvio di anno scolastico complessivamente positivo e orientato alla riflessione su un utilizzo consapevole della tecnologia in ambito educativo.

La discussione aperta e l’engagement di studenti, genitori e docenti suggeriscono un approccio costruttivo per affrontare le sfide poste dall’integrazione della tecnologia nel contesto scolastico.

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