Un episodio di violenza e microcriminalità ha scosso la tranquillità di Corciano, frazione in provincia di Perugia, culminando nell’arresto di tre minorenni indagati per rapina aggravata e impropria. L’emergenza, segnalata attraverso il Numero Unico di Emergenza 112, ha visto tre giovani vittime di una aggressione premeditata in un parcheggio di un centro commerciale.Secondo la ricostruzione fornita dalle vittime, il gruppo, composto da un quindicenne e due sedicenni, è stato bruscamente interrotto dall’irruzione di quattro individui che, con minacce e intimidazioni, si sono impossessati di due borselli e un accessorio di abbigliamento di marca. La dinamica, oltre alla sottrazione di beni materiali, rivela un’escalation di violenza che si è protratta anche dopo la fuga dei primi aggressori.Nel tentativo di recuperare i propri effetti personali, uno dei ragazzi è stato oggetto di una violenta aggressione fisica, ricevendo un violento schiaffo. Solo l’intervento del padre di uno dei giovani, che è riuscito a recuperare parte della refurtiva, ha contribuito a interrompere la spirale di violenza.Le volanti della polizia, prontamente intervenute, hanno effettuato delle ricerche che hanno portato all’identificazione e all’arresto di tre dei quattro responsabili. Durante i controlli, uno dei minorenni è stato trovato in possesso di un cacciavite e di un passamontagna nero, oggetti la cui presenza non è stato in grado di giustificare, sollevando ulteriori interrogativi sulle intenzioni del gruppo. Questi elementi suggeriscono una potenziale preparazione per azioni criminali più complesse, evidenziando una pericolosa evoluzione nel panorama della microcriminalità giovanile.Al termine delle formalità di prassi, i tre minorenni sono stati sottoposti alla misura degli arresti domiciliari, in attesa della convalida da parte del giudice del Tribunale dei Minorenni. Parallelamente, uno di loro è stato denunciato per il reato di porto di armi e oggetti atti ad offendere, mentre il cacciavite e il passamontagna sono stati sequestrati a disposizione dell’autorità giudiziaria.Le indagini proseguono senza sosta per identificare e assicurare alla giustizia il quarto individuo coinvolto, al fine di ricostruire completamente la dinamica dell’accaduto e prevenire ulteriori episodi simili. L’episodio solleva interrogativi sulla crescente complessità della criminalità minorile e sulla necessità di interventi mirati di prevenzione e rieducazione.