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EcoSanFra 2024: Appello Globale per l’Acqua e un Nuovo Rapporto con la Natura

EcoSanFra 2024: Un Appello Globale per la Governance dell’Acqua e una Nuova Visione del Mondo NaturaleIl festival EcoSanFra, dedicato alla sostenibilità e in corso a Perugia, ha aperto i battenti con un monito urgente: la necessità imperativa di una governance planetaria dell’acqua.
La prima giornata, dedicata alla crisi idrica, alla prevenzione delle emergenze e alla gestione responsabile delle risorse, ha visto il susseguirsi di dibattiti illuminanti, proiezioni cinematografiche stimolanti e interventi di figure di spicco nel campo della sostenibilità ambientale.

L’evento si è aperto con la proiezione del film “Siccità” di Paolo Virzì, un’opera che ha offerto uno spunto di riflessione crudo e potente sulla vulnerabilità delle comunità di fronte alla scarsità d’acqua.
A seguire, un dibattito moderato da Umberto Berlenghini ha coinvolto esperti internazionali, focalizzandosi sulle sfide attuali e le possibili soluzioni per garantire un accesso equo e sostenibile a questa risorsa vitale.

Un momento cruciale è stato l’intervento di Miguel Doria, coordinatore dell’Unesco World Water Assessment Programme (WWAP).
Doria ha non solo delineato lo scenario globale, segnato da un utilizzo dell’acqua che si è stabilizzato negli ultimi dieci anni, ma ha lanciato anche una proposta ambiziosa: la creazione di un premio latinoamericano dedicato ai cortometraggi che esplorano l’intersezione tra acqua e scienza, con l’auspicio che la cerimonia si svolga proprio a Perugia, sede del programma WWAP delle Nazioni Unite.
Doria ha poi sollevato preoccupazioni cruciali: nonostante la stabilizzazione dell’uso globale, le previsioni indicano un incremento annuale dell’1% della domanda nei prossimi trent’anni.

Questo, unito al rapporto sempre più critico tra popolazione e disponibilità idrica, soprattutto nei paesi a basso e medio reddito, rischia di compromettere gli obiettivi dell’Agenda 2030.
La disuguaglianza nell’accesso all’acqua potabile si aggrava, minacciando la stabilità sociale ed economica di intere regioni.

Di fronte a questo scenario, le parole chiave per affrontare la crisi emergono chiare: adattamento e mitigazione.

L’adattamento, che implica l’implementazione di soluzioni naturali, artificiali, tecnologiche, sociali e istituzionali per ridurre i rischi e cogliere le opportunità offerte dai cambiamenti climatici.
La mitigazione, che richiede interventi mirati a ridurre le emissioni di gas serra e a rafforzare la capacità del pianeta di assorbirli.
EcoSanFra 2024 ha dedicato un’attenzione particolare alle nuove generazioni, con un incontro coinvolgente per studenti e docenti, curato da Rai Umbria e Mario Acampa.

Questa iniziativa ha mirato a sensibilizzare i giovani sulle problematiche ambientali e a stimolare il loro impegno attivo nella ricerca di soluzioni sostenibili.
L’apice della prima giornata è stato la lectio magistralis del professor Stefano Mancuso, un’occasione per ri-immaginare il nostro rapporto con il mondo vegetale.

Mancuso, riconosciuto come una delle persone che cambieranno il mondo dal New Yorker, ha invitato il pubblico a rivedere radicalmente il modo in cui percepiamo le piante, rivelando un’intelligenza silenziosa e diffusa, capace di comunicazione, memoria, scelta e collaborazione.

Questa visione rivoluzionaria sottolinea l’importanza cruciale degli ecosistemi vegetali per la salute del pianeta e la nostra stessa sopravvivenza.
EcoSanFra 2024 è il frutto della visione di Maurita Passaquieti e Davide Placidi, con il supporto di Fattoria Creativa, Regusto, Rai Umbria e una vasta rete di partner istituzionali e scientifici, tra cui Regione Umbria, Ispra, Camera di Commercio dell’Umbria, l’Unesco WWAP e Sviluppumbria.
Il festival si configura come un punto di incontro cruciale per esperti, attivisti e cittadini, un laboratorio di idee per costruire un futuro più sostenibile e resiliente.

L’auspicio è che EcoSanFra 2024 possa ispirare azioni concrete a livello globale, promuovendo una governance dell’acqua più equa e una nuova consapevolezza del valore intrinseco del mondo naturale.

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